Artigiani e commercianti: aliquote contributive, scadenze e novità 2025

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Artigiani e commercianti: aliquote contributive, scadenze e novità 2025

Con la circolare n. 38 del 7 febbraio 2025, l'INPS riepiloga la contribuzione per l’anno 2025 per artigiani e commercianti, soffermandosi anche sulle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025 e sull'applicazione del regime forfetario previdenziale nel 2025.

Artigiani e commercianti: aliquote contributive 2025

L’articolo 24, comma 22, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, ha previsto un progressivo aumento, a decorrere dal 1° gennaio 2012, delle aliquote contributive per i lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'INPS, fino al raggiungimento del livello di contribuzione del 24% da applicare a tutti i soggetti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS. 

A partire dal 1° gennaio 2025, l’aliquota contributiva per artigiani e commercianti è fissata al 24% per tutti gli iscritti, inclusi coadiuvanti e coadiutori con meno di 21 anni.

Per i commercianti, si applica un’aliquota aggiuntiva dello 0,48%, suddivisa come segue:

  • 0,46% destinato al Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale.
  • 0,02% per la gestione contributi e prestazioni previdenziali dei commercianti.

Inoltre è dovuto un contributo per le prestazioni di maternità stabilito, per gli iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, nella misura di 0,62 euro mensili.

Per gli iscritti di età superiore ai 65 anni e già pensionati, resta confermata la riduzione del 50% dell’importo dei contributi dovuti (articolo 59, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449).

Riduzione contributiva per nuovi iscritti nel 2025

Con la circolare n. 38 del 7 febbraio 2025, l'INPS fa presente che la Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 186, della legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha introdotto una riduzione del 50% dei contributi per i soggetti che si iscrivono per la prima volta alle Gestioni speciali degli artigiani e commercianti nel corso del 2025, purché abbiano redditi di impresa anche in regime forfetario.

I dettagli operativi verranno comunicati con una successiva circolare INPS.

Contribuzione sul minimale di reddito

Il reddito minimo annuo, rivalutato in base all'indice ISTAT dello 0,8% , su cui calcolare i contributi IVS per il 2025 è pari a 18.555,00 euro.

Sulla base di questo valore, i contributi sul minimale risultano:

Categoria

Artigiani

Commercianti

Contributo annuale

€ 4.460,64

(di cui € 4.453,20 IVS + € 7,44 maternità)

€ 4.549,70

(di cui € 4.542,26 IVS e 0,48% finanziamento cessazione attività + € 7,44 maternità)

Contributo mensile

€ 371,72

(di cui € 371,10 IVS + € 0,62 maternità)

€ 379,15

(di cui € 378,53 IVS e 0,48% finanziamento cessazione attività + € 0,62 maternità)

 

Il reddito minimo e i contributi devono essere riferiti al reddito personale di ogni soggetto operante nell’impresa.

Contribuzione sul reddito eccedente il minimale

Per il reddito eccedente il minimale, i contributi vengono calcolati nelle seguenti misure:

Reddito

Artigiani

Commercianti

Fino a € 55.448,00

24%

24,48%

Oltre € 55.448,00

25%

25,48%

NOTA BENE: Il contributo per l’anno 2025 è dovuto sulla totalità dei redditi d'impresa prodotti nel 2025.

Il contributo a conguaglio così calcolato e sommato al contributo sul minimale di reddito costituisce un acconto delle somme dovute sulla totalità dei redditi d'impresa prodotti nel 2025  mentre l’eventuale conguaglio sarà determinato, nel 2026, sulla base della dichiarazione dei redditi.

Massimale imponibile di reddito

Il massimale di reddito annuo su cui versare i contributi è:

  • per chi ha anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 è pari a € 92.413,00
  • per chi ha anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996 è pari a € 120.607,00 (massimale non frazionabile mensilmente).

Il contributo massimo dovuto risulta quindi:

Categoria

Artigiani

Commercianti

Lavoratori con anzianità contributiva pre-1996

€ 22.548,77

€ 22.992,35

Lavoratori senza anzianità contributiva pre-1996

€ 29.597,27

€ 30.176,18

 

Contribuzione a saldo

Il saldo contributivo è determinato sulla base della dichiarazione dei redditi IRPEF del 2025 e va versato entro le scadenze previste per il pagamento delle imposte. È possibile differire il pagamento di 30 giorni con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi.

Regime contributivo agevolato

Il regime forfetario previdenziale (articolo 1, commi da 77 a 84, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 e successive novelle previste dall’articolo 1, comma 12, della legge di Bilancio 2025 e dall’articolo 17 della legge 13 dicembre 2024, n. 203) consente una riduzione del 35% sui contributi dovuti.

Tale regime, di natura facoltativa, si applica:

  • automaticamente ai soggetti che ne hanno già beneficiato nel 2024, salvo rinuncia;
  • su apposita domanda presentata, entro il 28 febbraio 2025, dall’interessato, che attesti di essere in possesso dei requisiti di legge;

Per i nuovi iscritti che intraprendono una nuova attività nel 2025, per la quale intendono aderire al regime agevolato, la volontà di aderire al regime agevolato va comunicata con la massima tempestività rispetto alla ricezione del provvedimento d’iscrizione.

Termini e modalità di versamento

I versamenti contributivi dovranno essere effettuati tramite modello F24, rispettando le seguenti scadenze:

Scadenza

Tipologia di pagamento

16 maggio 2025

1ª rata contributi su minimale di reddito

20 agosto 2025

2ª rata contributi su minimale di reddito

17 novembre 2025

3ª rata contributi su minimale di reddito

16 febbraio 2026

4ª rata contributi su minimale di reddito

Scadenza IRPEF 2026

Saldo 2025, primo acconto 2026 e secondo acconto 2026

Gli importi esatti da versare sono disponibili nel Cassetto Previdenziale, sezione “Dati del mod. F24”, su cui è possibile visualizzare e stampare in formato PDF, il modello da utilizzare per effettuare il pagamento.

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