Dal CNEL il il rapporto annuale su mercato del lavoro e contrattazione collettiva

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Dal CNEL il il rapporto annuale su mercato del lavoro e contrattazione collettiva

In data 18 aprile 2024, il Consiglio Nazionale dell’economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato il XXV Rapporto mercato del lavoro e contrattazione collettiva.

Il nuovo documento

Il Rapporto - votato all’unanimità - offre una relazione dettagliata sull’andamento del mercato del lavoro e della contrattazione collettiva nell’anno 2023.

Il documento include una nota di sintesi che sviluppa un'analisi critica dei dati disponibili e delle loro fonti, conformemente alle indicazioni legislative, evidenziando le criticità sulle relazioni industriali nel nostro Paese.

Per la redazione del XXV Rapporto, sono state considerate le varie fonti informative pubbliche ivi compreso l'Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro del CNEL.

Il documento rappresenta un punto di riferimento per studi e decisioni e sarà messo a disposizione delle Camere, del Governo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e degli enti ed istituzioni interessati.

Nel nuovo rapporto si apprezza appieno il valore istituzionale del compito affidato dalla legge al CNEL al fine di promuovere il confronto e la collaborazione tra le forze sociali e gli enti istituzionali nonché per migliorare la conoscenza e la definizione delle politiche occupazionali e del lavoro.

Le principali evidenze

Il rapporto del CNEL evidenzia le dinamiche del mercato del lavoro nel 2023, in particolare:

  • occupazione senza crescita;
  • qualità dell’occupazione – nonostante l’aumento dell’occupazione a tempo indeterminato (+3,3% rispetto al 2023) l’occupazione temporanea interessa ancora una vasta platea di lavoratori;
  • sottoutilizzo della forza lavoro rispetto alla media europea, soprattutto tra le donne;
  • occupazione giovanile bassa e caratterizzata da elevata discontinuità lavorativa;
  • disabilità e lavoro, soltanto una piccola percentuale di persone con disabilità è occupata, permangono difficoltà per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne nel Sud Italia;
  • salute e lavoro - le denunce per malattie professionali sono in aumento, diversamente gli infortuni sul lavoro sono in diminuzione. Tuttavia, i casi mortali rimangono una preoccupazione, con un numero ancora significativo di infortuni sul lavoro.

Il rapporto del CNEL sulle relazioni industriali e la contrattazione collettiva evidenzia i seguenti punti:

  • questioni salariali e trattamenti contrattuali, le retribuzioni orarie stabilite dalla contrattazione nazionale hanno registrato un aumento ma rimangono ancora inferiori all'inflazione;
  • dimensione dell'Impresa e produttività - la produttività oraria italiana non è cresciuta come in Francia e Germania, rimanendo un punto di debolezza nel confronto internazionale;
  • misure di incentivazione della produttività e del welfare aziendale - misure difficili da valutare senza un monitoraggio qualitativo, infatti il CNEL ha avviato indagini per esaminare queste questioni;
  • dinamiche della contrattazione collettiva e crisi aziendali - la copertura della contrattazione collettiva è ampia, ma persistono ritardi nei rinnovi contrattuali. Attualmente, circa 5 milioni di lavoratori attendono il rinnovo dei contratti.
Allegati

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