Attuazione riforma Accise: nuove aliquote per benzina e gasolio
Pubblicato il 15 maggio 2025
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Con il Decreto Legislativo n. 43 del 28 marzo 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2025, il Governo ha introdotto una riforma delle norme relative alle accise, la quale entrerà in vigore a partire dal 1º gennaio 2026.
Riforma Accise 2025
Le principali novità apportate al Testo Unico sulle Accise (TUA) sono:
- l’istituzione della figura del Soggetto Obbligato Accreditato (SOAC), modellata sull’AEO, destinata a regolamentare i depositi fiscali;
- l’aggiornamento delle modalità di determinazione e riscossione dell’accisa su gas naturale ed energia elettrica;
- la revisione del metodo di calcolo della garanzia richiesta per i depositi fiscali;
- la semplificazione delle procedure da seguire per la commercializzazione delle bevande alcoliche.
Inoltre è stato disposto che l’accisa sul gasolio per autotrazione sarà aumentata progressivamente, mentre quella sulla benzina subirà una riduzione.
Misure contro i sussidi dannosi per l’ambiente
In particolare, l’articolo 3 del Dlgs n. 43/2025 introduce norme riguardanti i sussidi considerati dannosi per l’ambiente, e prevede quanto segue:
- comma 1, al fine di eliminare il sussidio ambientalmente dannoso identificato come EN.SI.24, viene programmato un percorso quinquennale, a partire dal 2025, volto a uniformare le aliquote di accisa applicate alla benzina e al gasolio utilizzato come carburante. Alla fine di questo periodo, entrambi i carburanti dovranno essere soggetti alla stessa imposta;
- sempre al comma 1, per conseguire tale armonizzazione, è prevista una progressiva modifica delle accise, con una riduzione dell’imposta sulla benzina e un aumento di quella sul gasolio. L’incremento e la diminuzione saranno compresi tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro;
- comma 2, un apposito decreto interministeriale, emanato congiuntamente dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e dal Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con i Ministri delle infrastrutture, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, definirà l’entità esatta della variazione delle accise indicata nel comma precedente, aggiornando di conseguenza le aliquote applicabili;
- ancora al comma 2, l’adeguamento delle aliquote sarà basato sull’analisi dell’andamento dei prezzi medi al consumo della benzina e del gasolio registrati nei due mesi precedenti rispetto alla media dei prezzi rilevata nell’anno precedente, dati forniti dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Primo adeguamento delle aliquote
In relazione alla progressiva equiparazione delle aliquote di accisa tra benzina e gasolio utilizzato per autotrazione, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio 2025 il decreto emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) in data 14 maggio 2025, il quale stabilisce che, a partire dal 15 maggio 2025:
- l’accisa sulla benzina sarà ridotta di 1,50 centesimi di euro per ogni litro;
- contemporaneamente, l’accisa sul gasolio destinato a carburante subirà un incremento pari a 1,50 centesimi di euro per litro.
Nuove aliquote di accisa per benzina e gasolio destinati a carburante
Inoltre, a partire dal 15 maggio 2025, vengono aggiornate le aliquote di accisa applicabili alla benzina e al gasolio impiegati come carburante.
Tali prodotti sono disciplinati nell’Allegato I del Testo Unico delle disposizioni legislative relative alle imposte sulla produzione e sui consumi, nonché alle sanzioni penali e amministrative, approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successivi aggiornamenti.
Le nuove aliquote sono così stabilite:
- benzina, 713,40 euro ogni mille litri;
- gasolio impiegato come carburante, 632,40 euro ogni mille litri.
Destinazione delle maggiori risorse
Le entrate aggiuntive generate dalle modifiche delle aliquote di accisa – al netto della quota spettante alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano – saranno destinate ad aumentare il Fondo nazionale previsto per il contributo economico dello Stato ai costi del trasporto pubblico locale.
Tali risorse verranno utilizzate per sostenere il finanziamento del rinnovo dei contratti collettivi nel settore del trasporto pubblico locale.
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