Avvocato responsabile se allunga i tempi per il soddisfacimento del credito del cliente

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Con ordinanza depositata lo scorso 26 luglio, la n. 17506, la Cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano condannato un legale al risarcimento dei danni subiti dal cliente per avere, il primo, attivato una procedura ordinaria, anziché il più veloce procedimento monitorio, al fine di ottenere il pagamento dei compensi professionali dell'assistito, un architetto. 

Per la Corte di legittimità, l'avvocato, nell'allungare senza motivo i tempi di soddisfacimento del credito del cliente, avrebbe violato il dovere di diligenza rispetto all'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio della propria attività professionale. In particolare – si legge nel testo della decisione – il danno arrecato al rappresentato era da ravvisare “nella circostanza che, fatto ricorso al procedimento monitorio giustificato dall'abbondante documentazione a disposizione, sarebbe stato agevole ottenere la provvisoria esecuzione ove le controparti avessero proposto opposizione, quindi il soddisfacimento del credito senza attendere i tempi lunghi del procedimento ordinario”.
Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 21– Il legale paga se sceglie la via più lunga - Galimberti

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