Bonus agenzie viaggio e tour operator, istanze al via

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Bonus agenzie viaggio e tour operator, istanze al via

Al via il tax credit digitalizzazione per le agenzie viaggio ed i tour operator. Con l’Avviso pubblico n. 12031 del 21/09/2022, il Ministero del Turismo ha fissato i termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator così come disciplinato dall’art. 4 del D.L. 152/2021 convertito e dal D.M. 29 dicembre 2021. I soggetti beneficiari, quindi, possono presentare la “richiesta di autorizzazione” alla fruizione del tax credit, esclusivamente tramite Pec, dalle ore 12 del 30 settembre 2022 alle ore 17 del 30 settembre 2025, inviando tutta la documentazione all’indirizzo Pec: segreteriainnovazione@postacert.invitalia.it.

ATTENZIONE: Si ricorda che l’Avviso pubblico n. 11677/2022 ha definito le modalità applicative ai fini del nuovo accesso alla piattaforma “online” per il credito d’imposta. Per tutto quanto non espressamente disciplinato, il rinvio è alle disposizioni di cui al D.M. del 29/12/2021 e all'Avviso pubblico del 18 febbraio 2022. Gli incentivi sono attribuiti secondo l'ordine cronologico delle domande previa verifica del rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi così come del rispetto dei limiti delle risorse disponibili. L’esaurimento delle risorse sarà comunicato con “avviso” pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Turismo.

Nella disamina che segue vediamo nel dettaglio le articolazioni normative delle disposizioni in esame.

Soggetti beneficiari

Per quanto concerne l’ambito soggettivo si ricorda che - in base alle disposizioni del D.M. 29 dicembre 2021 - possono accedere al beneficio le agenzie di viaggi e i tour operator con codice ATECO 79.1, 79.11, 79.12.  Detti soggetti devono possedere, al momento della presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • essere iscritti al registro delle imprese;
  • avere sede operativa attiva sul territorio italiano;
  • essere in regola con il versamento contributivo (DURC regolare), eccetto i soggetti che non vi sono obbligati. L'esito di irregolarità della verifica in tema di regolarità contributiva comporterà la mancata concessione dell'agevolazione;
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse. A tal fine occorre produrre apposita dichiarazione sostitutiva assumendo le responsabilità penali per la falsa attestazione;
  • non essere in stato di fallimento o di liquidazione (anche volontaria), di concordato preventivo ovvero sottoposti ad altre procedure concorsuali;

NOTA BENE: Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di incentivo in relazione al medesimo intervento, fermi restando i limiti e le condizioni stabilite dall'articolo 4, del D.L. n. 152/2021 convertito.

SCADENZA: Le richieste di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta vanno presentate (con il modello contenuto nell’Allegato n. 1 all’Avviso n. 12031 del 21/09/2022), esclusivamente tramite Pec, dalle ore 12:00 del 30 settembre 2022 alle ore 17:00 del 30 settembre 2025, dopo la conclusione dell'investimento e verranno esaminate nell’ordine cronologico di presentazione.

Gli step da seguire per la presentazione della richiesta di autorizzazione

  1. accedere tramite SPID, CIE o carta nazionale dei servizi (CNS) all’apposita procedura online;
  1. inserire le informazioni richieste per la compilazione della richiesta;
  1. generare il modulo di richiesta in “pdf” contenente le informazioni e i dati forniti dal soggetto richiedente e successiva apposizione della firma digitale del legale rappresentante;
  1. caricare la “richiesta di autorizzazione” alla fruizione del credito d'imposta redatta sulla base dello “schema”, debitamente compilata e sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante;
  1. allegare la seguente documentazione di spesa:
  • copia delle fatture elettroniche di acquisto dei beni oggetto di agevolazione;
  • copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario o postale, SEPA/Ri.Ba./SDD, accompagnata dall’evidenza della quietanza su conto corrente. Il soggetto beneficiario è tenuto ad effettuare distinti pagamenti per ciascuna delle fatture;
  • copia dell’estratto conto da cui risulti l’addebito e che mostri chiaramente l’importo, la data di pagamento, nonché la causale dello stesso;
  • dichiarazioni liberatorie dei fornitori dei beni agevolati redatta in forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, corredate da copia dei documenti di riconoscimento dei dichiaranti, attestanti l’integrale pagamento del prezzo di acquisto;
  • verbale di consegna/installazione del bene presso la sede operativa indicata nella domanda;
  • comunicazione della conclusione dell’intervento;
  • relazione finale, redatta in forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà del legale rappresentante del beneficiario contenente la descrizione dettagliata delle spese sostenute e attestante la piena conformità delle stesse a quanto dichiarato nella domanda di concessione. In caso di non conformità delle spese, la relazione finale deve contenere la dettagliata e motivata descrizione delle variazioni apportate e preventivamente autorizzate dal Ministero. Si fa presente che detta “relazione finale” è redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 2 all’Avviso di settembre 2022.
  • attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, oppure da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, oppure dal responsabile del centro di assistenza fiscale, da cui risulti l’effettività del sostenimento delle spese;
  • certificazione di cui all’articolo 10, comma 3, del D.M. 29 dicembre 2021 (certificazione di compatibilità e rispetto della comunicazione UE contenente gli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo");
  1. inviare la richiesta;
  1. attendere il rilascio da parte della piattaforma dell’attestazione di avvenuta presentazione della richiesta, recante il giorno e l’orario di acquisizione della medesima e il suo codice identificativo.

Il decreto 29.12.2021 evidenzia, altresì, che “tutti” i requisiti previsti dalla norma devono essere posseduti dalla data di presentazione della domanda e mantenuti fino ai 5 anni successivi alla concessione dell'agevolazione, “pena” la decadenza dal diritto all'agevolazione ed il recupero degli incentivi erogati.

Cause di revoca dell’incentivo

  • accertata insussistenza o perdita di uno dei requisiti soggettivi od oggettivi;
  • fallimento o liquidazione anche volontaria del soggetto beneficiario e cessazione dell'attività;
  • mancata realizzazione dell'intervento entro i termini previsti dal decreto;
  • documentazione presentata contenente elementi non veritieri o incompleti;
  • falsità delle dichiarazioni rese.

Nel caso di realizzazione “parziale” dell'intervento, sarà disposta la revoca parziale delle agevolazioni qualora la parte di programma realizzata configuri un investimento di per sé organico e funzionale.

I soggetti beneficiari possono “rinunciare” al credito d’imposta trasmettendo apposita richiesta, firmata digitalmente dal rappresentante legale dell’impresa, a segreteriainnovazione@postacert.invitalia.it.

Incentivi

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% dei costi sostenuti nel periodo 7 novembre 2021- 31 dicembre 2024, per investimenti ed attività di sviluppo digitale, fino all'importo massimo complessivo di 25.000 euro (nel limite di spesa complessivo di 18 milioni di euro per l'anno 2022, 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 60 milioni di euro per l'anno 2025).

Nello specifico, gli investimenti o le attività di sviluppo digitale, a pena di decadenza:

  • devono essere realizzati presso una sede operativa in Italia attiva alla presentazione della domanda;
  • devono recare nella “scheda progetto” una descrizione compiuta e dettagliata degli interventi oggetto di agevolazione, e il progetto dovrà essere obbligatoriamente corredato da relazione tecnica;
  • devono essere avviati entro un anno dalla data di pubblicazione dell'elenco dei beneficiari ammessi;
  • devono essere conclusi entro 12 mesi dall'inizio dell'intervento. Tale termine è prorogabile, su richiesta, di massimo 6 mesi. Resta fermo che gli interventi devono essere conclusi non oltre il 31.12.2024.

L'incentivo è concesso a ciascun beneficiario in conformità alla misura 4.2 M1C3 del PNRR e nel rispetto delle condizioni e dei limiti in materia di aiuti “de minimis” e di aiuti di stato.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle elencate nell’articolo 5 del DM 29.12.2021, ossia:

  • acquisto, anche in leasing, ed installazione di personal computer ed altre attrezzature informatiche, modem, router e di impianti wi-fi;
  • affitto di servizi cloud relativi ad infrastruttura server, connettività, sicurezza e servizi applicativi;
  • acquisto, anche in leasing, di dispositivi per i pagamenti elettronici e di software, licenze, sistemi e servizi per la gestione e la sicurezza degli incassi online;
  • acquisto, anche in leasing, di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il mobile;
  • creazione/acquisto, anche in leasing, di software e piattaforme informatiche per le funzioni di prenotazione, acquisto e vendita on line di pernottamenti, pacchetti e servizi turistici, quali gestione front, back office e API per l'interoperabilità dei sistemi e integrazione con clienti e fornitori;
  • acquisto/affitto di licenze software per la gestione delle relazioni con i clienti, anche con CRM;
  • acquisto/affitto di licenze software e servizi necessari per il collegamento all'hub digitale del turismo;
  • acquisto/affitto di licenze del software ERP (Enterprise Resource Planning) per la gestione della clientela e dei processi di marketing, vendite, amministrazione e servizi al cliente;
  • creazione/acquisto, anche in leasing, di software per la gestione di banche dati e la creazione di strumenti di analisi multidimensionale e report a supporto dei processi di pianificazione, vendita e controllo di gestione;
  • acquisto/affitto di programmi software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte innovative.

Sono “esclusi” dalle spese agevolabili i costi relativi alla intermediazione commerciale.

L'effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita “attestazione” rilasciata dal presidente del collegio sindacale oppure da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell'albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, oppure dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

In ogni caso, non sono ammissibili le spese:

  • non ritenute tali in sede di rendicontazione dalla Commissione europea;
  • che non risultano conformi alla comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e non arrecano un “danno significativo” agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (CE) 2020/852 e agli orientamenti tecnici sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU (2021/C 280/01);

Modalità di fruizione del credito d'imposta

Sul piano operativo, il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, nell'anno successivo a quello di comunicazione della conclusione dell'intervento, senza l'applicazione del limite generale di compensazione e del limite annuale di utilizzo dei crediti d’imposta da quadro RU (250.000 euro, di cui all’articolo 1, comma 53 della L. 244/2007). Ai fini della compensazione, il modello F24 deve essere presentato “esclusivamente” tramite i servizi telematici delle Entrate, pena il rifiuto dell'operazione di versamento. L'ammontare del credito d'imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l'importo concesso dal Ministero del turismo, pena lo scarto dell'operazione di versamento.

ATTENZIONE: Va evidenziato che il credito d'imposta è “cedibile” alle condizioni e con le modalità di cui all’art. 4 del DL 152/2021 convertito, come modificato dall’art. 28 comma 3-ter lett. b) del D.L. n. 4/2022 convertito. In particolare, il credito d'imposta è cedibile, “solo per intero”, senza facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo, di società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo ovvero di imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia, ferma restando l'applicazione dell'articolo 122-bis, comma 4 del D.L. n. 34 del 2020 convertito per ogni cessione intercorrente tra i predetti soggetti, anche successiva alla prima. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d'imposta, da effettuare in via telematica, sono definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.

Inoltre, si fa presente che il credito d'imposta:

  • non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi né della base imponibile Irap;
  • non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e dei componenti negativi (di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del Tuir);
  •  non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi e, in ogni caso, non può essere superato il costo sostenuto per gli interventi.

Modalità di compilazione e presentazione della domanda

Il Ministero del Turismo, con l’Avviso pubblico del 14 settembre 2022 n. 11677, ha definito le modalità applicative ai fini del nuovo accesso alla piattaforma “on-line” per il credito d’imposta.  In particolare, detto Avviso, è stato rilasciato al fine di consentire la presentazione di “ulteriori” domande di incentivo, considerando che la procedura espletata a seguito della pubblicazione dell’avviso 18 febbraio 2022 n. 2613 non ha consentito di erogare tutte le risorse a disposizione. In base all’Avviso di settembre 2022, ciascun soggetto (ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del DM 29/12/2021, come modificato dal DM del 10 agosto 2022), può presentare una sola domanda di incentivo in relazione al medesimo intervento, fermi restando i limiti e le condizioni stabilite dall'articolo 4 del D.L. n. 152/2021.

Le domande di concessione del credito d'imposta sono compilate e presentate esclusivamente tramite la procedura on line. Sono nulle le domande non compilate e presentate tramite la procedura on line.
In particolare, stando all’Avviso del 23 settembre 2022:

  • dalle ore 12:00 del 05/10/2022 sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla sezione informativa dell’incentivo e scaricare il facsimile della domanda, la guida alla sua compilazione e la modulistica;
  • dalle ore 12:00 del 12/10/2022 sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla piattaforma per compilare il format, caricare gli allegati ed effettuare l’invio della domanda.

La domanda e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente, a pena di nullità, dal legale rappresentante del soggetto richiedente ovvero agli intermediari di cui all’articolo 3, comma 3 del DPR n. 322/1998. Il richiedente deve essere in possesso di una casella PEC attiva e risultante dal registro imprese.

Stando all’Avviso n.12031 del 21/09/2022 i soggetti interessati - oltre a quanto già previsto dall’art. 3 comma 3 dell’Avviso del 18/02/2022 - devono allegare, quale ulteriore documentazione, i titoli debitamente registrati in forza dei quali la sede operativa interessata dall'intervento è nella piena disponibilità dell'impresa.

Nella domanda il soggetto richiedente dovrà, tra l'altro, indicare:

  • i dati anagrafici del soggetto richiedente;
  • la tipologia degli investimenti previsti;
  • il costo complessivo degli interventi, l'ammontare totale delle spese ammissibili nonché il dettaglio delle singole voci di spesa;
  • la data di inizio e la data di conclusione degli interventi previsti;
  • di essere consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atti falsi o contenenti dati non rispondenti a verità.
  • Il contributo sotto forma di credito d'imposta, eventualmente ricevuto all'esito della procedura di cui all'Avviso pubblico del 18 febbraio 2022, prot. n. 2613;

L'impresa interessata deve, altresì, contestualmente alla domanda “allegare” – a pena di inammissibilità - tutta la documentazione amministrativa e tecnica specificata nell'Avviso. Nei casi di incompletezza o non chiarezza della richiesta e degli allegati presentati, Invitalia S.p.a. procede alle necessarie richieste di integrazioni documentali o chiarimenti al soggetto beneficiario.

Entro 60 giorni dal termine di chiusura della piattaforma per l'invio delle domande di ammissione ad incentivo, fatte salve eventuali richieste di integrazione o chiarimenti, il Ministero del turismo procede alla concessione del credito d'imposta sulla base dell'ordine cronologico di ricezione delle domande rilevato dalla procedura on line. In caso di insussistenza dei requisiti di ammissibilità previsti dal D.M. 29 dicembre 2021, Invitalia SpA procede alla trasmissione dei “motivi” ostativi all’accoglimento dell’istanza.

Attività di verifica e controllo

Da ultimo, si osserva che le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà rilasciate dai beneficiari e dai loro fornitori possono – in qualsiasi fase del procedimento – essere oggetto di verifiche, controlli e ispezioni (anche a campione) ai sensi dell’articolo 9, comma 3 del D.M.  29 dicembre 2021 e del D.P.R. 445/2000. Inoltre, il Ministero, in ogni fase del procedimento, può effettuare controlli e ispezioni sugli interventi volti a verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni.

ATTENZIONE: Qualora, a seguito dei controlli effettuati si accerti l'indebita fruizione, anche parziale, dell’incentivo in esame, per il mancato rispetto delle condizioni richieste ovvero a causa della non ammissibilità delle spese sulla base delle quali è stato determinato il beneficio, il Ministero del turismo, provvede al recupero del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni secondo legge.

Quadro Normativo

- MINISTERO DEL TURISMO - AVVISO N. 12031 DEL 21 SETTEMBRE  2022;

- MINISTERO DEL TURISMO - AVVISO N. 11677 DEL 14 SETTEMBRE  2022;

- DECRETO LEGGE N. 152/2021 (ARTICOLO  4);

- D.M. DEL 29 DICEMBRE 2021;

                                                                         

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