CHECK LIST - Adempimenti Antiriciclaggio
Pubblicato il 11 maggio 2017
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La normativa antiriciclaggio impone ai professionisti l’adozione di una serie di stringenti misure preventive tra le quali l'adeguata verifica della clientela, la segnalazione delle operazioni sospette, la conservazione dei dati.
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Verificare preliminarmente se sussiste l’obbligo di effettuare l’adeguata verifica della clientela (modalità ordinaria o rafforzata) o se la prestazione professionale richiesta è ricompresa tra le operazioni escluse (modalità semplificata), mediante compilazione delle dichiarazioni del cliente per la identificazione, anche al fine di ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista della prestazione professionale, e l’utilizzo della scheda valutazione della clientela secondo l'approccio basato sul rischio. |
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Verificare se sussistono particolari problematiche che fanno propendere per l’astensione dall’incarico. |
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Identificare il cliente sul registro antiriciclaggio o nell’archivio unico informatico mediante un documento d’identità in corso di validità e verificare il potere di rappresentanza. |
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Identificare il titolare effettivo (operazione esclusa nel caso di modalità semplificata) mediante compilazione della dichiarazione del cliente per identificazione del titolare effettivo. |
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Aggiornare costantemente il registro (o archivio unico informatico) e il fascicolo antiriciclaggio della clientela (inserendo tutte le variazioni del legale rappresentante, del titolare effettivo, dei dati della ditta o della società, delle scadenze delle cariche sociali, della natura e scopo della prestazione professionale, ecc.). |
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Consegnare l’informativa antiriciclaggio al personale dipendente e ai collaboratori, firmata dal titolare dello studio, con copia firmata “per ricevuta” dal dipendente o collaboratore, da conservare agli atti. |
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Predisporre un’adeguata formazione periodica in materia di antiriciclaggio ai dipendenti e ai collaboratori e redazione del verbale di riunione formativa con firma del titolare dello studio e dei dipendenti e collaboratori presenti all’incontro (da effettuarsi almeno una volta all’anno). |
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Predisporre una cartellina degli adempimenti antiriciclaggio nei confronti dei dipendenti e collaboratori dello studio, nella quale inserire:
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Segnalare all’UIF (Unità d’Informazione Finanziaria) qualsiasi operazione conosciuta o sospettata che possa ritenersi collegata ad operazioni di riciclaggio e finanziamento al terrorismo. La segnalazione deve essere effettuata senza ritardo, ove possibile prima di eseguire l’operazione, appena il segnalante viene a conoscenza degli elementi di sospetto. Le segnalazioni non comportano violazione in ordine agli obblighi del segreto professionale e vanno inoltrate anche se l’operazione sospetta non ha avuto luogo, per sospetti o rifiuto. |
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Evitare di comunicare al cliente o a terzi interessati che si farà o si è fatta la segnalazione all’UIF. Il professionista ha solo la facoltà di dissuadere il proprio cliente dal mettere in atto un’attività criminosa. |
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Segnalare alla competente Ragioneria Territoriale dello Stato, mediante comunicazione di irregolarità per transazioni in contanti a mezzo raccomandata A/R, entro 30 giorni da quando il professionista ha preso cognizione dei movimenti sospetti. |
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