Confermata la condanna al bancario che autorizza l'incasso di assegni di dubbia provenienza

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La Corte di cassazione, con sentenza n. 39384 del 10 novembre 2010, ha rigettato il ricorso presentato dal direttore di una banca che era stato condannato per concorso nel delitto di riciclaggio per aver autorizzato un'operazione di incasso di assegni di provenienza illecita.

Nel dettaglio, lo stesso aveva permesso l'incasso di assegni emessi dall'Inps e portati da un soggetto che non era l'intestatario dei medesimi.

Per la Cassazione, integra la fattispecie del riciclaggio “ogni forma di ripulitura del denaro o dei valori provenienti da delitto” compiuta con “la volontà di compiere attività relative ad impedire l'identificazione della provenienza delittuosa dei beni” e “la consapevolezza di tale provenienza, senza alcun riferimento a scopi di profitto o di lucro”.
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