Corte europea dei diritti dell’uomo: niente riesame per la Legge sulla procreazione assistita

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La Corte europea dei diritti dell'uomo, con decisione dell’11 febbraio 2013, ha respinto la richiesta avanzata dall’Italia di riesaminare davanti alla Grande Camera la sentenza già pronunciata dalla medesima Corte il 28 agosto 2012 relativamente al ricorso Costa e Pavan contro Italia, e con cui la Legge italiana n. 40/04 sulla fecondazione assistita era stata dichiarata incoerente ed in contrasto con l'articolo 8 della Cedu sul diritto al rispetto della vita privata e familiare; la parte della normativa inficiata nella pronuncia è quella che vieterebbe, ad una coppia italiana fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica, di accedere alla diagnosi di preimpianto degli embrioni.

La stessa – secondo i giudici di Strasburgo – sarebbe incoerente rispetto ad altra normativa italiana, la Legge sull'interruzione di gravidanza n. 194/1978, con cui si autorizzerebbero i genitori ad abortire un feto affetto dalla stessa patologia.
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