Debiti P.a., dal MEF le indicazioni per smaltire gli arretrati

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La parola d’ordine per i rappresentanti del Ministero dell’Economia, che svolgono la funzione di revisori presso i collegi sindacali degli enti e degli organismi pubblici, è quella dell’osservanza delle disposizioni dirette ad accelerare il pagamento dei debiti commerciali della P.a..

Dopo i numerosi tentativi messi a segno negli ultimi tempi per sbloccare i debiti pregressi e per prevenire la formazione di ulteriori ritardi, è lo stesso Ministero ora ad intervenire per spingere l’operato dei propri funzionari in questa direzione.

Tale è lo scopo della circolare n. 27/2014 del 24 novembre, firmata dal Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, con le indicazioni sulle attività di riscontro che devono essere attuate dai componenti dei collegi sindacali nelle P.a. per velocizzare lo smaltimento dei debiti commerciali accumulati negli ultimi anni.

La funzione di controllo dei collegi sindacali

La circolare elenca una serie di passaggi che i “controllori” devono onorare.

In primo luogo, questi sono chiamati ad accertare la tempestività dei pagamenti delle transazioni commerciali, verificando gli eventuali pagamenti effettuati dopo la scadenza. Il Ministero ricorda le conseguenze della eventuale lentezza con cui i corrispettivi vengono assolti, cosa che potrebbe far scattare per l’amministrazione inadempiente, oltre che il blocco delle assunzioni, anche la corresponsione di interessi di mora e il risarcimento del danno.

I collegi sindacali sono, poi, chiamati anche a vigilare sul corretto utilizzo delle disposizioni in materia di certificazione dei crediti vantati nei confronti della P.a. e resi trasparenti attraverso l'utilizzo della piattaforma elettronica gestita dalla stessa Ragioneria generale (PCC).

Gli organi di controllo, infatti, sono tenuti a verificare l’obbligo delle P.a. di registrarsi presso la PCC fermo restando che il mancato accreditamento è rilevante ai fini della valutazione e misurazione della performance individuale dei dirigenti responsabili, con conseguente responsabilità dirigenziale e disciplinare che può far scattare l’applicazione di una sanzione pecuniaria di 100 euro per ogni giorno di ritardo nella registrazione sulla Piattaforma.

Analogamente, è loro compito appurare che le P. a. comunichino, entro il 30 aprile di ciascun anno, i debiti commerciali non ancora estinti maturati al 31 dicembre dell’anno precedente e che le stesse amministrazioni pubbliche immettano nella Piattaforma i dati riferiti all’ordinazione di pagamento.
Allegati Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 49 - Dai revisori locali check sui pagamenti - Rossi

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