Decreto Cittadinanza: Legge di conversione e testo coordinato in GU

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Decreto Cittadinanza: Legge di conversione e testo coordinato in GU

È approdata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 118 del 23 maggio 2025, la Legge n. 74/2025 di conversione, con modificazioni, del Decreto recante disposizioni urgenti in materia di cittadinanza (cosiddetto Decreto cittadinanza).

Pubblicato anche il testo del Decreto legge n. 36/2025, coordinato con le ultime modifiche introdotte.

Il via libera definitivo alla conversione è stato dato dalla Camera dei deputati nella seduta del 20 maggio 2025.

Tale intervento normativo aggiorna il quadro regolamentare stabilito dalla Legge n. 91/1992, confermando il principio dello ius sanguinis quale fondamento per l’acquisizione della cittadinanza italiana, ma introducendo nuovi requisiti volti a rafforzare il legame effettivo con la comunità nazionale.

Decreto cittadinanza convertito in Legge: le novità

Cittadinanza per i nati all’estero: limitazione dell’automatismo

La nuova disciplina esclude l’attribuzione automatica della cittadinanza italiana ai soggetti nati all’estero che siano titolari di un’altra cittadinanza. La norma si applica anche a coloro che sono nati prima dell’entrata in vigore della disposizione.

Restano tuttavia escluse da questa limitazione alcune fattispecie, per le quali continua ad applicarsi la disciplina precedente:

  • riconoscimento già avvenuto o appuntamento già comunicato entro il 27 marzo 2025;
  • accertamento giudiziale a seguito di domanda presentata entro il 27 marzo 2025;
  • esclusivo possesso della cittadinanza italiana da parte di uno dei genitori o dei nonni;
  • residenza legale e continuativa in Italia per almeno due anni da parte di uno dei genitori o adottanti, dopo l’acquisto della cittadinanza italiana e prima della nascita o adozione del figlio.

Minori stranieri o apolidi: acquisizione per beneficio di legge

Viene introdotta una modalità di acquisizione della cittadinanza per beneficio di legge, applicabile ai minori stranieri o apolidi discendenti da genitori cittadini italiani per nascita.

La cittadinanza può essere ottenuta se:

  • i genitori o il tutore presentano una dichiarazione di volontà;
  • il minore risiede legalmente e continuativamente in Italia per almeno due anni successivi alla dichiarazione;

oppure

  • la dichiarazione è presentata entro un anno dalla nascita o dal riconoscimento/adozione da parte di un cittadino italiano.

Il minore che acquista la cittadinanza italiana e possiede anche altra cittadinanza può rinunciarvi al compimento della maggiore età.

Inoltre, il figlio minore di un cittadino che acquisisce successivamente la cittadinanza italiana può a sua volta ottenerla solo se risiede in Italia da almeno due anni continuativi, o dalla nascita, se di età inferiore ai due anni.

Accertamento giudiziale della cittadinanza: modifiche probatorie

In materia di contenzioso sull’accertamento della cittadinanza, vengono introdotte alcune limitazioni ai mezzi di prova. In particolare:

  • non sono più ammessi il giuramento e la prova testimoniale, salvo che la legge non li consenta espressamente;
  • l’onere della prova dell’insussistenza di cause ostative all’acquisto o alla conservazione della cittadinanza ricade sul richiedente.

Ingresso per lavoro subordinato dei discendenti di italiani

La normativa prevede un regime agevolato per l’ingresso in Italia a fini lavorativi per stranieri residenti all’estero che:

  • siano discendenti diretti di cittadini italiani;
  • abbiano la cittadinanza di Stati di storica emigrazione italiana.

A tali soggetti è consentito l’ingresso e il soggiorno in Italia per lavoro subordinato, anche al di fuori delle quote annuali previste dal decreto flussi.

L’elenco degli Stati interessati sarà definito mediante decreto interministeriale.

Cittadinanza agevolata per discendenti di cittadini italiani

È inoltre prevista una semplificazione del requisito di residenza per gli stranieri il cui genitore o nonno sia stato cittadino italiano per nascita.

In tali casi, la durata minima di residenza legale continuativa in Italia richiesta per la concessione della cittadinanza viene ridotta da tre a due anni.

Riacquisto della cittadinanza da parte di ex cittadini

Il legislatore introduce una finestra temporale per il riacquisto della cittadinanza italiana, riservata a soggetti che l’abbiano perduta ai sensi della Legge n. 555/1912.

Possono beneficiare della misura:

  • i soggetti nati in Italia;
  • oppure coloro che vi abbiano risieduto per almeno due anni continuativi;

purché presentino una dichiarazione formale di riacquisto tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027.

L’obiettivo è quello di sanare situazioni di perdita automatica della cittadinanza legate a contesti normativi superati, favorendo la riconnessione con la cittadinanza italiana su basi volontarie e documentate.

Da segnalare che nella medesima edizione della Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata anche la Legge n. 75/2025 di conversione, con modificazioni, del Decreto legge n. 37/2025, (cosiddetto Decreto immigrazione).

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