Decreto crescita. Rilancio pacchetto incentivi per le imprese

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Decreto crescita. Rilancio pacchetto incentivi per le imprese

A seguito dello slittamento deciso ieri, il decreto crescita si appresta ad essere varato contestualmente al Documento di economia e finanza, per arrivare in Consiglio dei ministri entro il 10 aprile 2019.

Decreto crescita, rilancio degli incentivi

Il capitolo centrale del decreto crescita è tutto focalizzato sugli incentivi alla imprese. Si sta lavorando ad una vera e propria rivoluzione per le Pmi e le Start up.

Tra gli strumenti di agevolazione alle imprese, spicca, infatti:

  • un nuovo contributo per sostenere il Piano Industria 4.0;

  • un credito d’imposta per le assunzioni nelle Start up innovative;

  • una modifica della Legge Sabatini per favorire capitalizzazione e ricambio generazionale;

  • un contributo a sostegno dell'economia circolare.

La bozza di Decreto legge, inoltre:

  • prevede un nuovo meccanismo per rendere gli incentivi più conoscibili alle imprese;

  • avvia un processo di rafforzamento degli incentivi gestiti da Invitalia;

  • estende l'applicazione degli incentivi per l'internazionalizzazione;

  • calendarizza la pubblicazione dei bandi a sostegno della proprietà intellettuale.

Sostegno al Piano Industria 4.0

E’ prevista l’introduzione di un nuovo contributo di 100 milioni di euro per incentivare il Piano Industria 4.0, a favore delle imprese con un fatturato di almeno 500 mila euro e che propongano investimenti agevolabili per almeno 200 mila euro.

Lo stanziamento permetterà di lanciare il nuovo incentivo denominato "agevolazioni per la trasformazione digitale dei processi produttivi delle pmi". L'agevolazione, in regime de minimis, coprirà il 50% delle spese per implementare le tecnologie abilitanti di Impresa 4.0 all'interno dei cicli produttivi.

Modifiche alla Legge Sabatini

La Legge verrà modificata con l’eliminazione del tetto massimo al finanziamento ammesso al contributo, attualmente pari a 2 milioni di euro di investimenti agevolabili, mentre i finanziamenti fino a 100 mila euro potranno godere dell'erogazione del contributo in un'unica soluzione.

Contemporaneamente, verrà arricchita con una nuova misura a sostegno della capitalizzazione e del ricambio generazionale. Le PMI interessate potranno agevolare i programmi di investimento beneficiando di un contributo Sabatini, potenziato al 5% per le micro e piccole e imprese e al 3,575% per le medie imprese.

Per le Start up innovative, invece, è allo studio l’ipotesi di introdurre un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per l’assunzione a tempo indeterminato di personale altamente qualificato.

MiSE, investimenti programmabili

Previste anche alcune misure per rendere gli investimenti programmabili. Entro il 31 gennaio di ciascun anno, il MiSE sarà chiamato a pubblicare un avviso in “Gazzetta Ufficiale” e nel portale istituzionale relativo agli interventi attivi, nel quale indicare l'eventuale data di decorrenza dei termini per la presentazione delle domande e di chiusura degli stessi termini.

L'obiettivo è facilitare la programmazione degli investimenti da parte delle imprese e, contemporaneamente, sarà anche programmata annualmente l'uscita dei bandi brevetti+, marchi+ e disegni+.

Tra le altre ipotesi allo studio del decreto crescita, da segnalare anche:

  • la proroga del credito d’imposta per le attività di R&S, attualmente in vigore fino al 2020, con possibilità di estendere l’agevolazione anche al periodo 2021-2023;

  • la reintroduzione del super ammortamento dal 1° aprile al 31 dicembre 2019, con maggiorazione pari al 30%, solo però per gli investimenti in beni strumentali fino a 2,5 milioni (con esclusione delle autovetture, gli immobili e i beni immateriali);

  • una modifica della tassazione agevolata degli utili reinvestiti (c.d. mini IRES), una estensione dei benefici previsti per il rientro dei cervelli (regime degli impatriati e rientro di ricercatori e docenti) ed un aumento della deducibilità dell’IMU dalle imposte sui redditi;

  • l’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, nonché all’alienazione degli stessi.

Anche in
  • eDotto.com – Edicola 21 marzo 2019 - Misure per crescita e innovazione in CDM. Taglio Ires – Pichirallo

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