Dei maltrattamenti alla moglie sono vittime anche i figli

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La Corte di cassazione, con sentenza n. 41142 del 22 novembre 2010, ha confermato la condanna per maltrattamenti impartita dai giudici di merito a carico di un uomo che aveva commesso atti di violenza nei confronti della coniuge alla presenza dei figli.

L'uomo aveva impugnato la sentenza nel punto in cui era stato condannato anche per maltrattamenti nei confronti dei minori sostenendo che questi ultimi non erano stati direttamente vittime dei suoi comportamenti.

Di diverso avviso i giudici della Quinta sezione penale di legittimità, secondo cui, ai fini della configurabilità del delitto di specie, “lo stato di sofferenza e di umiliazione delle vittime non deve necessariamente collegarsi a specifici comportamenti vessatori posti in essere nei confronti di un determinato soggetto passivo, ma può derivare anche da un clima generalmente instaurato all'interno di una comunità in conseguenza di atti di sopraffazione indistintamente e variamente commessi a carico delle persone sottoposte al potere dei soggetti attivi, i quali ne siano tutti consapevoli, a prescindere dall'entità numerica degli atti vessatori e dalla loro riferibilità ad uno qualsiasi dei soggetti passivi”.
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