Dopo l’ok della Commissione Bilancio, prosegue l’iter del Dl sblocca crediti Pa

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Il decreto sblocca debiti della Pubblica amministrazione, dopo aver ottenuto il via libera in commissione Bilancio, si appresta ad arrivare nell'aula di Montecitorio, per l’approvazione della Camera, prima di ricevere l’ok definitivo anche dal Senato. Il Dl dovrebbe essere convertito in legge entro il 7 giugno 2013.

Durante questo cammino in Commissione, il decreto ha acquistato i termini perentori per gli enti locali (non validi però anche per le Regioni), che dovranno pagare obbligatoriamente i loro creditori entro 30 giorni da quando avranno ricevuto gli anticipi di liquidità da parte del ministero dell'Economia. Analogamente, ha ricevuto l’ok anche il vincolo per le società "in house", che dovranno usare i pagamenti che riceveranno dagli enti locali “prioritariamente” per lo smaltimento dei debiti che hanno accumulato nei confronti delle imprese; così come è passato il nuovo adempimento per le imprese che dovranno preparare la lista dei debitori Pa e inviarla all'Agenzia dell'Entrate. Infine, la verifica della fedeltà fiscale dell'impresa che ha crediti con la Pa superiori a 10 mila euro non blocca il pagamento nel caso la stessa abbia con Equitalia procedure di rateazione in corso.

Oggetto di analisi da parte della Commissione anche altri emendamenti che alla fine, però, non sono entrati nel testo del decreto. È sfumata l’ipotesi di tassare le sigarette elettroniche (cosiddette e-cig), che serviva da copertura dell'ampliamento degli spazi finanziari del patto di stabilità regionale per circa 400 milioni. Tra le coperture alternative approvate nuovi tagli all'editoria e all'8 per mille.
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