Fallimenti, sentenze escluse dal casellario

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La Cassazione, con sentenza n. 40675 del 31 ottobre scorso, ha accolto il ricorso presentato da due imprenditori contro l'ordinanza con cui il Tribunale di Roma aveva respinto la richiesta di cancellazione dal casellario giudiziale dell'annotazione della dichiarazione del loro fallimento. I giudici di merito, pur ricordando che nel 2006 era stata abolita la riabilitazione da parte del fallito, hanno sottolineato, comunque, la vigenza della normativa che prevede l'iscrizione della sentenza di fallimento nel certificato del casellario. Non vi era stata, infatti, alcuna abrogazione espressa di tale norma. Di diverso avviso la Corte di legittimità, secondo cui “l'esame della nuova normativa nel suo complesso porta a ritenere che l'intento del legislatore sia stato quello di eliminare le conseguenze negative della dichiarazione di fallimento in relazione al godimento dei diritti civili, fermo restando un regime di pubblicità riservato al registro delle imprese”.
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