Gratuito patrocinio per minori stranieri non accompagnati e orfani di crimini domestici

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Nota di chiarimento del ministero della Giustizia

Con nota circolare del 24 aprile 2018, il ministero della Giustizia ha trasmesso agli uffici giudiziari alcuni chiarimenti in ordine all'articolo 76, comma 4-quater, D.P.R. n. 115/2002 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia), per come modificato dalla Legge n. 47/2017 e, successivamente, dalla Legge n. 4/2018.

Il ministero ha ricordato che l’articolo di riferimento - che, si rammenta, regola le condizioni di ammissione al patrocinio a spese dello Stato – è stato modificato dalla Legge n. 47/2017, contenente disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, inserendo il comma 4-quater ai sensi del quale: “Il minore straniero non accompagnato coinvolto a qualsiasi titolo in un procedimento giurisdizionale ha diritto di essere informato dell’opportunità di nominare un legale di fiducia, anche attraverso il tutore nominato o l'esercente la responsabilità genitoriale ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, e di avvalersi, in base alla normativa vigente, del gratuito patrocinio a spese dello Stato in ogni stato e grado del procedimento. Per l'attuazione delle disposizioni contenute nel presente comma è autorizzata la spesa di 771.470 euro annui a decorrere dall'anno 2017”.

Tuttavia, successivamente, l’articolo 76 è stato di nuovo modificato dalla Legge n. 4/2018 inserendo un nuovo comma, anche questo denominato 4-quater, ai sensi del quale “I figli minori o i figli maggiorenni economicamente non autosufficienti rimasti orfani di un genitore a seguito di omicidio commesso in danno dello stesso genitore dal coniuge, anche legalmente separato o divorziato, dall'altra parte dell'unione civile, anche se l'unione civile è cessata, o dalla persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza possono essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito previsti, applicando l’ammissibilità in deroga al relativo procedimento penale e a tutti i procedimenti civili derivanti dal reato, compresi quelli di esecuzione forzata”.

Errore di redazione: introdotto comma con medesima numerazione

Per il ministero, l’interpretazione delle due previsioni normative induce a ritenere che l’introduzione del comma con la medesima numerazione sia frutto, in realtà, di un mero errore redazionale e non di una abrogazione per sostituzione della disposizione più risalente.

I due testi normativi, viene ricordato, sono volti a disciplinare, rispettivamente, l’accesso al gratuito patrocinio da parte dei minori stranieri non accompagnati nel primo caso, e dei figli minori o “maggiorenni economicamente non autosufficienti rimasti orfani di un genitore a seguito di omicidio commesso in danno dello stesso genitore dal coniuge…dall’altra parte dell’unione civile...o dalla persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza” nel secondo caso, di talché la disposizione introdotta con la Legge n. 4/2018 è stata indicata come comma “4-quater” nonostante esistesse già una disposizione di diverso tenore così denominata, introdotta, come detto, con la Legge n. 47/2017.

Anche le banche dati normative che hanno aggiornato il testo – si legge nella circolare – evidenziano, nelle note, che il detto comma è stato aggiunto dall’articolo 1, comma 1 della Legge n. 4/2018 non tenendo conto dell’esistenza di un comma con identica numerazione.

Inoltre, l’Ufficio legislativo dello stesso dicastero, interpellato sulla circostanza, sarebbe giunto alle medesime conclusioni, condividendo l’utilità di una modifica legislativa che consenta la correzione dell’errore segnalato.