Il Dl “sblocca pagamenti” dopo il sì della Camera passa al Senato

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Con una larga maggioranza di voti favorevoli (450 sì contro nessun contrario e 107 astenuti), il disegno di legge di conversione del DL per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione ha ottenuto l’approvazione della Camera. Il provvedimento è ora atteso in Senato per essere convertito in legge entro il 7 giugno.

Il decreto pagamenti distribuisce 40 miliardi a Regioni ed enti locali per estinguere i crediti arretrati delle imprese. La copertura finanziaria appare però insufficiente a coprire tutti i debiti in essere, così nella cosiddetta “fase due”, che arriverà con la legge di Stabilità, si dovrà necessariamente provvedere ad aumentare l’ammontare di fondi assegnati: si ipotizza già da ora lo stanziamento di ulteriori 20 miliardi di euro.

La quasi certezza che in occasione della “fase due” sarà necessario rimpinguare le risorse già assegnate arriva da due considerazioni: da una parte, gli enti locali stanno per conoscere la suddivisione fatta dal ministero dell’Economia delle risorse stanziate e gli anticipi erogati dalla Cassa depositi assicurano solo una minima parte delle richieste complessive; dall’altra, i ministeri si sono visti sbloccare 500 milioni di euro con decreto del ministro dell’Economia, ma anche in questo caso i fondi liberati coprono appena le domande pervenute.

Anche se i dubbi sulla effettiva copertura di tutti i debiti della Pa restano – dato che ad oggi ancora non si è riusciti a definire il loro ammontare esatto – da più parti si è espressa soddisfazione per il primo passo raggiunto.

La Ragioneria generale dello Stato e il Governo assicurano, infatti, che finora è stato fatto tutto il possibile all’interno del perimetro complessivo raggiungendo un “risultato concreto”.

Si ricorda che tra gli emendamenti approvati alla Camera, vi è anche quello che prevede il ricorso all'utilizzo di decreti e provvedimenti attuativi di natura “non regolamentare”, proprio per favorire il processo di attuazione veloce delle misure disposte dal decreto.
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