Il pagamento al professionista perde la traccia

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La manovra finanziaria approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri prevede delle misure di semplificazione in materia di tracciabilità dei compensi ai professionisti e di predisposizione di elenchi clienti-fornitori. In particolare, il nuovo decreto legge prevede, con la soppressione dei commi 12 e 12-bis dell'art. 35 d.l. n. 223/2006, il venir meno dell'obbligo, per i professionisti, di incassare i compensi con strumenti finanziari tracciabili (assegni non traferibili, bonifici etc.). Tale previsione, tuttavia, non rileva ai fini delle indagini finanziarie in vigore dall'1 gennaio 2005. L'altra semplificazione riguarda la soppressione dell'obbligo di elenchi clienti-fornitori, così come introdotto a partire dal 2007. Con l'eliminazione di questo obbligo verrebbero cancellate anche le eventuali inadempienza commesse in quanto, ai sensi dell'art. 3 d. lgs. n.472/97, nessuno può essere assoggettato a sanzioni per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce violazione punibile mentre, in caso di sanzione irrogata con provvedimento definitivo, il debito residuo si estingue. Detto principio trova applicazione sia nel caso di soppressione della sola sanzione sia nel caso di soppressione dell'obbligo strumentale.

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