Inps: nuova funzione telematica per la cessione del quinto su pensione
Pubblicato il 06 giugno 2025
In questo articolo:
- Finalità della nuova funzione
- A chi si applica la nuova modalità telematica
- Tipologie di contratti rinegoziabili
- Come funziona la nuova procedura telematica CRO/TRN
- Dati da inserire nella piattaforma
- Scadenze da rispettare
- Stati procedurali e verifica da parte dell’INPS
- Regime transitorio e decorrenza definitiva
- Eccezioni all’utilizzo della nuova funzione
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L’Inps ha reso nota, con il messaggio n. 1768 del 5 giugno 2025, una nuova modalità operativa che interessa la gestione dei finanziamenti con cessione del quinto della pensione, in particolare per le operazioni di rinegoziazione.
La novità consiste nell’attivazione di una funzione telematica per l’inserimento diretto, da parte degli istituti finanziari convenzionati, dei dati relativi al Codice di Riferimento Operazione (CRO) e al Transaction Reference Number (TRN), necessari per la chiusura del piano di ammortamento in corso e l’attivazione del nuovo contratto.
Questa innovazione si inserisce nel più ampio contesto della semplificazione e digitalizzazione amministrativa promossa dall’Istituto, con l’obiettivo di ridurre i tempi di lavorazione delle pratiche e di responsabilizzare maggiormente gli operatori finanziari.
Finalità della nuova funzione
La nuova funzione ha lo scopo di:
- semplificare le modalità di comunicazione tra le banche/società finanziarie e l’Istituto;
- evitare l’invio di documentazione cartacea o tramite PEC;
- accelerare i tempi di validazione e attivazione dei nuovi piani;
- ridurre gli errori legati all’inserimento manuale delle informazioni.
A chi si applica la nuova modalità telematica
La funzione telematica è riservata esclusivamente alle banche e società finanziarie convenzionate con l’Inps. Ne sono quindi escluse le società operanti in regime di semplice accreditamento, per le quali continuano ad applicarsi le modalità tradizionali.
Tipologie di contratti rinegoziabili
Sono oggetto di rinegoziazione:
- i contratti in corso di ammortamento con cessione del quinto della pensione;
- i contratti inizialmente stipulati con cessione del quinto dello stipendio e poi trasferiti sulla pensione del medesimo soggetto.
È invece esclusa la possibilità di rinegoziare i contratti in fase di accodamento, ovvero quei finanziamenti la cui decorrenza è subordinata all’estinzione di un piano precedente già attivo.
La rinegoziazione può configurarsi in due modi.
- Rinnovo interno, quando la nuova operazione è stipulata con la stessa banca/società finanziaria titolare del debito pregresso.
- Rinnovo esterno, quando la nuova banca/società finanziaria è diversa dal precedente creditore.
Come funziona la nuova procedura telematica CRO/TRN
Modalità di accesso alla funzione
La funzione, denominata “dematerializzazione CRO/TRN”, è accessibile tramite:
- Web Services;
- Web Application.
È disponibile esclusivamente agli operatori convenzionati e si colloca all’interno del portale Inps, nella sezione riservata “Cessione Quinto Pensione”.
La documentazione tecnica necessaria per l’implementazione è scaricabile direttamente dalla piattaforma, a beneficio degli sviluppatori e degli operatori finanziari autorizzati.
Dati da inserire nella piattaforma
Entro 60 giorni dalla ricezione della “lettera di priorità”, la banca/società convenzionata deve accedere alla piattaforma INPS ed inserire i seguenti dati:
- Importo CRO/TRN;
- Numero CRO/TRN: qualora si tratti di un bonifico con TRN, devono essere riportati esclusivamente i caratteri dal 6° al 16°, che costituiscono l’identificativo CRO.
In caso di variazioni rispetto alla notifica originaria, è necessario valorizzare anche:
- la data del conto estintivo, se è stato emesso un nuovo piano di estinzione;
- l'mporto del conto estintivo, anche in caso di aggiunta di interessi maturati.
Scadenze da rispettare
Il mancato rispetto del termine di 60 giorni dall’invio della lettera di priorità determina la chiusura automatica del piano con la causale “Piano respinto per decorrenza termini invio CRO”. Tale automatismo mira a prevenire ritardi e a responsabilizzare gli operatori finanziari.
Stati procedurali e verifica da parte dell’INPS
Stato “in attesa di validazione”
Una volta effettuato l’inserimento e superati i controlli di congruità, il piano di rinnovo passa allo stato “in attesa di validazione”. In questa fase, la struttura Inps territorialmente competente svolge l’attività istruttoria, verificando che non siano sopraggiunti motivi ostativi alla validazione.
Chiusura automatica del piano
Trascorso il termine di 60 giorni senza che la banca/società abbia trasmesso le informazioni richieste, il sistema provvede automaticamente alla chiusura del piano. Questo garantisce l’efficienza della procedura e impedisce l’accumulo di pratiche non perfezionate.
Regime transitorio e decorrenza definitiva
Periodo transitorio fino al 30 giugno 2025
Durante il periodo transitorio, che terminerà il 30 giugno 2025, resta valida la possibilità di trasmettere i dati CRO/TRN tramite PEC, secondo la prassi consolidata. In questo periodo, sarà cura delle strutture territoriali Inps inserire manualmente i dati nella procedura “Quote Quinto”.
Decorrenza definitiva dal 1° luglio 2025
A partire dal 1° luglio 2025, la funzione telematica sarà obbligatoria e esclusiva. Da tale data, non sarà più possibile inviare comunicazioni tramite PEC o con modalità alternative. Le strutture INPS non effettueranno più il caricamento manuale dei dati relativi a CRO e TRN.
Eccezioni all’utilizzo della nuova funzione
Rinnovo di piani multipli su pensioni della Gestione pubblica
Una prima eccezione è costituita dai casi in cui il pensionato risulti intestatario di più piani di ammortamento in corso presso la Gestione pubblica. In tali situazioni, la rinegoziazione di un piano implica l’estinzione contestuale di tutti gli altri.
In questi casi, resta obbligatoria la trasmissione via PEC alla struttura territoriale competente.
Banche/società in regime di accreditamento
Una seconda eccezione riguarda le banche e società finanziarie che operano in regime di accreditamento. Anche per tali soggetti, è necessario continuare ad utilizzare la prassi PEC e il caricamento manuale da parte dell’INPS.
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