Inps sui controlli in agricoltura per sostenere la corretta difesa in contraddittorio

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Con circolare 126 del 16 dicembre 2009, dal titolo: “Attività di vigilanza in agricoltura per il contrasto del fenomeno dei falsi rapporti di lavoro e del lavoro nero”, l’Inps fornisce le linee di indirizzo e le indicazioni operative nel contrasto al lavoro irregolare in agricoltura. L’Istituto, impegnato con azioni amministrative ed ispettive nell’attività di contrasto dei fenomeni irregolari in questo settore, spiega come operare nell’attività di accertamento delle giornate di lavoro effettivamente prestate, anche relativamente all’emersione del lavoro nero, in ragione della necessità di garantire una corretta difesa delle ragioni dell’Istituto nelle sedi opportune, ovvero nel contenzioso. E richiama principi cui riferirsi nell’attività di vigilanza. Spiegando ad esempio che accertamenti di natura induttiva appaiono difficilmente sostenibili soprattutto con riferimento al singolo rapporto di lavoro il cui annullamento deve essere debitamente motivato, sia in fatto che in diritto, relativamente agli elementi essenziali ex articolo 2094 del codice civile che lo caratterizzano. Assume poi rilevanza fondamentale l’acquisizione della prova certa debitamente circostanziata, sia in fatto che in diritto, del diverso inquadramento aziendale, in quanto non può essere sostenibile, in contenzioso, la genericità della motivazione: “l’azienda non svolge attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile”.
Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 – Controlli serrati in agricoltura – Leonardi

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