Licenziamento disciplinare e valutazione complessiva degli addebiti

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Licenziamento disciplinare e valutazione complessiva degli addebiti

In tema di licenziamento disciplinare, il principio dell'immediatezza della contestazione dell'addebito deve essere inteso in senso relativo.

Esso è infatti compatibile con un certo intervallo di tempo, necessario al datore di lavoro per una valutazione unitaria delle varie inadempienze del dipendente.

Il medesimo principio non esclude, comunque, che fatti non tempestivamente contestati possano essere valutati alla stregua di circostanze confermative della significatività di altri addebiti, tempestivamente contestati, e ciò ai fini della valutazione della complessiva gravità, sotto il profilo psicologico, degli inadempimenti del lavoratore e della proporzionalità del provvedimento sanzionatorio irrogato.

Un giudizio, questo, che deve essere riferito al concreto rapporto di lavoro ed al grado di affidamento richiesto dalle specifiche mansioni assegnate al prestatore.

Sconto eccessivo e prezzo abbassato. Giusta causa di licenziamento?

E’ sulla base di tale consolidato orientamento che la Corte di cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza n. 8803 del 12 maggio 2020, ha accolto, con rinvio, il ricorso promosso da una Srl avverso la decisione con cui i giudici di merito avevano escluso la sussistenza della giusta causa in relazione ad un licenziamento intimato ad una lavoratrice.

La sanzione espulsiva era stata comminata sulla base di una contestazione avente ad oggetto due illeciti disciplinari, verificatisi a distanza di un paio di mesi l’uno dall’altro.

La Corte d'appello, nello specifico, aveva ritenuto che la contestazione relativa al primo dei fatti addebitati - concernente l'abbassamento del prezzo di vendita di un prodotto - fosse tardiva e inidonea a configurare un illecito disciplinarmente rilevante, in quanto da considerarsi come non esistente alla luce della menzionata tardività della contestazione.

Inoltre, rispetto al secondo fatto ascritto - inerente all’applicazione di uno sconto troppo elevato – i giudici di gravame avevano escluso che potesse riscontrarsi una fattispecie trasgressiva tale da legittimare il recesso per giusta causa.

Cassazione: valutazione unitaria su gravità inadempimenti e proporzionalità sanzione

Secondo la Suprema corte, nella decisione impugnata non era stata compiuta una valutazione della complessiva gravità di entrambe le infrazioni addebitate e, con essa, della proporzionalità del provvedimento sanzionatorio comminato. 

I giudici di secondo grado, difatti, ritenendo irrilevante il primo accadimento, avevano analizzato solo il secondo episodio, arrivando ad escludere che quest’ultimo potesse ledere in misura determinante il rapporto fiduciario intercorrente fra le parti.

In definitiva, la pronuncia di merito è stata cassata e rinviata alla Corte d'Appello per una nuova stima d'insieme di entrambe le condotte e delle correlative infrazioni ascritte alla dipendente.

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