L’Oua e Alfano: nel rito civile meno spazio al giudice

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All’incontro di ieri tra il ministro della Giustizia e l’Oua, in relazione alle modifiche relative al processo civile inserite nella manovra finanziaria, l’Organismo ha proposto, in sostituzione della fase ad udienza fissa, lo scambio di atto introduttivo e di comparsa di risposta (come avviene per il rito societario), cui segue la soluzione in un’unica udienza delle questioni preliminari, e, successivamente, la definizione dei mezzi istruttori richiesti dalle parti. In ogni caso, prima dell’ammissione dei mezzi di prova, si dovrebbe esperire un tentativo obbligatorio di conciliazione ad opera di un soggetto terzo rispetto al giudice. Quest’ultimo, che interverrebbe dunque solo in caso di disaccordo, dovrà tener conto, ai fini della decisione, della disponibilità delle parti rispetto al tentativo di conciliazione. E’ stata poi suggerita l’istituzione di sezioni specializzate nel diritto di famiglia presso i Tribunali e le Corti di Appello e la contestuale soppressione dei Tribunali per i minorenni.
In relazione al rito lavoro, le richieste sono volte alla riduzione dei poteri ufficiosi del giudice e al potenziamento del rito telematico.

L’Oua ha inviato, inoltre, ai ministeri dell’economia e della giustizia e ai gruppi parlamentari una proposta di emendamento al disegno di legge collegato alla Finanziaria, con cui si chiede l’estensione agli avvocati della possibilità di autenticare le cessioni immobiliari, l’abilitazione all’invio telematico degli atti di cessione di quote delle s.r.l., l’autentica delle firme nelle surroghe di ipoteche.
L’iniziativa ha già riscosso appoggio e sostegno dagli ordini e dagli avvocati di tutta Italia.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 46 – L’Oua: più competenze ai legali meno costi per tutti

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