Magistrati onorari: impegno per tre giorni, ferie retribuite
Pubblicato il 11 marzo 2019
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
Emergono i primi contenuti della proposta di riforma che il ministero della Giustizia, a mezzo del sottosegretario, Jacopo Morrone, ha sottoposto, il 7 marzo 2019, alle associazioni di categoria della magistratura onoraria e che, da quanto anticipato dal dicastero, sarebbero stati condivisi dalla maggior parte delle sigle che hanno partecipato al tavolo tecnico.
I dettagli dell’intervento – hanno sottolineato le associazioni ANGDC, UNAGIPA e FEDERMOT in una nota congiunta dell’8 marzo 2019 – non sono stati esplicitati anche se dalle linee generali prospettate sarebbero emerse alcune indicazioni di rilievo.
Riforma, indicazioni di rilievo
Tra queste è stato evidenziato:
- l’impegno che verrebbe richiesto alla categoria di tre giorni a settimana, con permanenza in servizio fino a 68 anni e ferie retribuite;
- nelle ipotesi di cure salvavita, possibilità di interrompere il rapporto anche per più di sei mesi, con applicazione delle disposizioni previste per il personale di ruolo in materia di trasferimenti e di incompatibilità;
- previsione di sanzioni non espulsive in caso di illeciti disciplinari di modesta entità;
- retribuzione netta annua di 19.609,64 euro per le funzioni di supporto (nell'ufficio del processo) e di 24.512,05 euro per le altre funzioni giudiziarie;
- possibilità, a richiesta, di permanenza nel regime attuale, con libera modulazione dell'impegno lavorativo.
Rilievi ANGDC, UNAGIPA, FEDERMOT
Si tratta di misure che i giudici onorari ritengono condivisibili ma non sufficienti.
In particolare – si legge nella nota diffusa dalle tre associazioni – sul fronte della retribuzione, gli importi prospettati sarebbero insufficienti.
A seguire, la copertura previdenziale prevista sarebbe non adeguata, in quanto dovrebbe attestarsi, a loro dire, ai minimi contributivi previsti dalla Cassa forense.
Contestato anche il fatto che il pagamento dei propri contributi debba essere versato alla gestione separata INPS, ovvero un fondo previdenziale con molti oneri ma pochi benefici.
A fronte di questi rilievi, il sottosegretario Morrone si è impegnato a vagliare la fattibilità di ulteriori miglioramenti rispetto alla bozza messa a punto dagli uffici tecnici.
L’intenzione è di portare a termine la riforma prima delle elezioni Europee, in vista delle quali era stato programmato uno sciopero della categoria.
- eDotto.com – Punto & Lex 8 marzo 2019 - Magistratura onoraria: proposte condivise, prima bozza di testo - Pergolari
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: