Matrimoni e responsabilità genitoriale. Risoluzione delle questioni trasfrontaliere

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Matrimoni e responsabilità genitoriale. Risoluzione delle questioni trasfrontaliere

Il Consiglio dell’Unione europea, nella seduta del 25 giugno 2019, ha adottato un testo di revisione del cosiddetto regolamento “Bruxelles II bis sulle norme in tema di competenza, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale, nonché sulla sottrazione di minori all'interno dell'UE.

Il provvedimento mira ad agevolare e velocizzare le decisioni di applicazione transfrontaliera in materia di divorzio, separazione personale e annullamento del matrimonio, oltre che, come detto, di responsabilità genitoriale e sottrazione internazionale di minori.

E’ quanto si apprende da un comunicato stampa dell’Istituzione europea, pubblicato il 25 giugno scorso.

Misure contenute nel regolamento

Tra le novità, vengono segnalate:

  • maggiore chiarezza circa l'opportunità che il minore esprima la propria opinione con l'introduzione dell'obbligo di dare a quest'ultimo un'opportunità effettiva e concreta di esprimersi al riguardo;
  • abolizione completa dell'exequatur per tutte le decisioni in materia di responsabilità genitoriale, al fine di consentire ai cittadini un risparmio di tempo e denaro qualora una decisione debba circolare da uno Stato membro all'altro;
  • rafforzamento e chiarezza sui casi di sottrazione di minori all'interno dello spazio comunitario, con l'introduzione, ad esempio, di termini precisi per garantire che tali casi siano trattati quanto più rapidamente possibile;
  • norme più chiare sulla circolazione di atti pubblici e accordi extragiudiziali, con autorizzazione di circolazione anche di accordi in materia di divorzio, separazione personale e questioni relative alla responsabilità genitoriale se accompagnati dal relativo certificato;
  • maggiore chiarezza per quanto riguarda il collocamento del minore in un altro Stato membro, (inclusa la necessità di ottenere il consenso preventivo per tutti i collocamenti, eccetto nel caso in cui il minore sia collocato presso un genitore);
  • armonizzazione di talune norme per il procedimento di esecuzione.

Nel testo del comunicato viene precisato che si tratta di una proposta soggetta alla “procedura legislativa speciale”, per la quale è richiesta l'unanimità in sede di Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo.

Ad eccezione della Danimarca - viene altresì chiarito - tutti gli Stati membri partecipano all'adozione e all'applicazione di questa legislazione.

Le nuove norme avranno applicazione tre anni dopo la pubblicazione del regolamento nella Gazzetta Ufficiale dell'UE.

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