MiSE in Commissione: linee programmatiche delle politiche industriali

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MiSE in Commissione: linee programmatiche delle politiche industriali

Nell’audizione in Commissione Industria, commercio, turismo al Senato, il ministro MiSE, Patuanelli, ha illustrato le linee programmatiche delle politiche industriali del Ministero in linea con il programma di Governo.

Tre le direzioni:

  1. razionalizzazione delle misure;
  2. stabilità e certezza degli strumenti offerti;
  3. approccio green basato sulla sostenibilità.

Tra i temi: gli incentivi e Impresa 4.0.

MiSE in Commissione: razionalizzazione delle misure

Sul punto della razionalizzazione delle misure, il ministro spiega che si baserà sull’analisi di tutte le misure incentivanti che sono disponibili per le imprese, al fine di capire “quali sono quelle che vanno accorpate e quali quelle da fornire ad accesso diretto alle aziende, perché anche quello dell’accesso è un problema, soprattutto per le Pmi italiane. Essere a conoscenza di tutte le possibilità incentivanti che sono presenti nel carnet di opzioni che il MiSE dà alle imprese, la stabilità e la certezza degli strumenti offerti, evita che ogni anno le imprese aspettino, a dicembre, la proroga di tutti gli incentivi, dall’ecobonus, al sismabonus, a impresa 4.0.; ogni anno si arriva a dicembre senza certezze per l’anno successivo. Credo che per un imprenditore avere la certezza di quello che accade è fondamentale. Non so se ci riusciremo già adesso ma certamente tutto il 2020 sarà dedicato alla razionalizzazione degli incentivi e alla individuazione delle risorse per garantire la pluralità degli incentivi”.

MiSE in Commissione: Piano Nazionale Impresa 4.0

Monitoraggio e valutazioni sull’efficacia delle misure introdotte dal Piano Nazionale Impresa 4.0 hanno evidenziato alcuni elementi di innovazione da introdurre.

“Grazie al tavolo su Transizione 4.0, a cui hanno partecipato attivamente le associazioni che rappresentano il tessuto imprenditoriale del nostro Paese, abbiamo messo a punto alcune importanti novità”.

La perdurante stagnazione degli investimenti in beni strumentali - le prime edizioni del Piano erano orientate soprattutto al rinnovamento di macchinari obsoleti e poco performanti, sia in un’ottica di mera sostituzione (superammortamento), sia di innovazione attraverso il sostegno all’acquisto di beni tecnologicamente avanzati e interconnessi (iperammortamento) - la nuova edizione intende confermare tali obiettivi, ma punterà a introdurne ulteriori due più ambiziosi assicurando un extra vantaggio fiscale a investimenti che concorrono a:

  • favorire i processi di trasformazione tecnologica necessari alla transizione ecologica e in linea con i principi dell’economia circolare e decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea;
  • massimizzare i benefici dell’industria 4.0 attraverso la realizzazione di architetture informative e piattaforme che consentano un’integrazione dei beni materiali e immateriali, vero nodo centrale nello sviluppo di soluzioni di sistema in grado di sostenere una trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.
Anche in
  • edotto.com - Edicola del 15 novembre 2019 - MiSE. La Blockchain per tutelare il Made in Italy - G. Lupoi

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