No al licenziamento in tronco per chi viene sorpreso a dormire al lavoro

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I giudici di Cassazione, con sentenza n. 6437 depositata lo scorso 17 marzo, hanno cassato, con rinvio, la decisione con cui la Corte d'appello aveva ritenuto legittimo il licenziamento in tronco irrogato dal datore di lavoro nei confronti di un metro notte, sorpreso mentre dormiva durante le ore di servizio.

La Suprema corte ha, in particolare, ribadito come “il licenziamento motivato da una condotta colposa o comunque manchevole del lavoratore, indipendentemente anche dalla sua inclusione o meno tra le misure disciplinari della specifica disciplina del rapporto, deve essere considerato di natura disciplinare e, quindi, deve essere assoggettato alle garanzie”; ne consegue la necessità che al dipendente venga trasmessa una contestazione dell'addebito in forma scritta e che lo stesso venga essere messo in condizione di difendersi.
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