Processo telematico: la prima prova tocca agli avvocati

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Il ministero della Giustizia ha annunciato che, per giugno 2009, sarà avviato il processo telematico, a partire dalle notifiche online fino alla possibilità, per avvocati ed uffici giudiziari, di scambiarsi documenti via telematica. Per Guido Alpa, presidente del Cnf, il Dm Giustizia è il primo passo verso l'ammodernamento e la semplificazione dei procedimenti civili. Il successo delle nuove misure dipende dalla capacità del mondo forense di adeguarsi al cambiamento. Il primo passo sarà l'aggiornamento della dotazione informatica degli studi, a partire dall'apertura di una casella di posta elettronica certificata. Il processo telematico coinvolgerà gli uffici giudiziari e tutti i molteplici attori del sistema giustizia, implicherà nuovi ritmi, nuovi flussi ed una nuova organizzazione, nuove regole di mercato. Paolo Giuggioli, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, spiega come nel Tribunale ambrosiano, dove è già attivo il processo telematico per i decreti ingiuntivi, la collaborazione tra legali, magistrati e personale amministrativo, ha permesso la creazione di un circuito virtuoso dove i tempi di attesa per ottenere un decreto ingiuntivo sono stati abbattuti da tre mesi fino ad una settimana. Per Giuggioli, il cambiamento più significativo consiste nella possibilità di comporre gli atti nel formato pdf, utile per la semplificazione ulteriore delle procedure di stesura dei documenti.
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