Pubblicizzazione parassitaria, Ddl in Consiglio dei ministri

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Pubblicizzazione parassitaria, Ddl in Consiglio dei ministri

Nella seduta di ieri, 17 gennaio 2020, il Consiglio dei ministri ha approvato, tra gli altri provvedimenti, un disegno di legge introduttivo del divieto di pubblicizzazione parassitaria (cosiddetto “ambush marketing”).

Il testo – si legge nel comunicato stampa n. 23 di fine seduta - è volto alla repressione di condotte che operatori economici non autorizzati da regolari contratti di sponsorizzazione pongono in essere "con l’obiettivo di associare surrettiziamente il proprio marchio o i propri prodotti a un qualsiasi simbolo o logo di manifestazioni sportive o fieristiche, di rilevanza nazionale o internazionale”.

Le nuove previsioni, così, individuano gli eventi nei quali il fenomeno dell’ambush marketing ha più possibilità di manifestarsi.

In particolare, si prevede l’introduzione:

  • di un sistema sanzionatorio amministrativo a tutela della corretta concorrenza;
  • di un attento bilanciamento tra le esigenze di tutela delle aspettative economiche dell’organizzatore e dello sponsor ufficiale di un evento, da una parte, e le esigenze pubblicitarie di operatori terzi anche in occasione di eventi a grande risonanza mediatica, dall’altra.

Tra le altre novità – si apprende dal comunicato - l’esclusione di alcune condotte la cui repressione comporterebbe una eccessiva limitazione del diritto economico all’accesso ai canali pubblicitari e l’individuazione del lasso temporale in cui le condotte indicate presentano concreta lesività.

All’Autorità garante della concorrenza e del mercato è affidato il compito di accertare e reprimere le condotte sanzionabili.

Il provvedimento, si segnala, è stato messo a punto nell’imminenza degli Europei di calcio 2020, itineranti, e che vedranno coinvolta, il prossimo giugno, anche la capitale.

Taser in dotazione delle Forze di Pubblica sicurezza

Per quanto riguarda gli ulteriori provvedimenti approvati dall’Esecutivo, si evidenzia il testo di un DPR relativo alla dotazione e all’armamento delle Forze dell’ordine.

Rispetto alla dotazione ordinaria di reparto, viene introdotto il cosiddetto Taser, ossia l’arma comune ad impulsi elettrici destinata a personale adeguatamente addestrato, la cui sperimentazione era stata prorogata fino ad oggi. 

Si prevede – viene spiegato nella nota stampa – che il relativo impiego debba sempre avvenire “nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il Ministro della salute”.

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