Riforma fiscale 2024: approvati i Testi Unici su sanzioni tributarie e tributi minori

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Riforma fiscale 2024: approvati i Testi Unici su sanzioni tributarie e tributi minori

Il Consiglio dei Ministri del 29 ottobre 2024 ha segnato un momento di svolta nella riforma del sistema fiscale italiano, con l’approvazione definitiva dei primi tre Testi Unici su giustizia tributaria, tributi erariali minori e sanzioni tributarie amministrative e penali.

L’iniziativa, annunciata dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, punta a rendere più trasparenti e accessibili le norme fiscali, eliminando frammentazioni e complessità che spesso appesantiscono il rapporto tra cittadini, imprese e amministrazione.

Insieme a questi provvedimenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche importanti disposizioni riguardanti il regime IVA agevolato per le piccole imprese, con una soglia massima di volume d’affari stabilita a 85.000 euro per tutte le imprese europee, insieme ad un regime speciale transfrontaliero. Ha dato il via libera preliminare ad un decreto per adeguare le norme antiriciclaggio italiane alle più recenti direttive europee, incluse le nuove disposizioni del Travel Rule Crypto per la tracciabilità dei trasferimenti di fondi e cripto-attività. Infine, ha approvato in via definitiva il Decreto legislativo con disposizioni integrative e correttive al Dlgs n. 149/2022, riguardante la riforma del processo civile (Riforma Cartabia).

Al via tre Testi unici del settore fiscale e giudiziario

Tra i principali provvedimenti approvati definitivamente dal Consiglio dei Ministri, i tre nuovi Testi Unici apportano cambiamenti significativi e profondi al settore fiscale e giudiziario, al fine di razionalizzare e semplificare la normativa vigente. I tre Testi Unici approvati sono:

  1. il Testo Unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali che introduce una riorganizzazione e sistematizzazione delle normative che disciplinano le sanzioni fiscali, amministrative e penali, con l’obiettivo di semplificarne l'applicazione e rendere più chiara la normativa per i contribuenti;
  2. il Testo Unico dei tributi erariali minori, che mira a consolidare e aggiornare le normative che disciplinano i tributi erariali di minore entità, razionalizzando le disposizioni esistenti e migliorando la gestione fiscale;
  3. il Testo Unico della giustizia tributaria, che riforma e organizza la normativa in tema di giustizia tributaria, intervenendo su meccanismi e procedure per ottimizzare il contenzioso fiscale e offrire un sistema più efficiente e garantista.

Di seguito verranno analizzati i due Testi Unici di natura strettamente fiscale, riguardanti le sanzioni tributarie, amministrative e penali e i tributi erariali minori, che costituiscono un importante passo avanti verso una maggiore chiarezza normativa nel settore fiscale.

NOTA BENE: L'entrata in vigore è prevista per il 2026, lasciando un anno di tempo per eventuali adeguamenti in funzione delle esigenze di bilancio pubblico.

Testo Unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali: obiettivi e contenuto

Il Testo Unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali rappresenta un intervento organico mirato a consolidare e semplificare le norme sanzionatorie, offrendo un quadro di riferimento più chiaro e accessibile per contribuenti e operatori del settore. Questo provvedimento ha l'obiettivo di migliorare la trasparenza e la prevedibilità del sistema sanzionatorio, rendendo più agevole l’applicazione delle sanzioni e riducendo l’incertezza normativa.

Finalità del Testo Unico

Il Testo Unico persegue tre obiettivi principali:

  1. individuazione puntuale delle norme vigenti: le disposizioni normative sono raccolte e organizzate per settori omogenei, con l’obiettivo di eliminare la frammentazione normativa e rendere più semplice l’accesso alla normativa per i contribuenti;
  2. coordinamento e aggiornamento delle norme: le norme sono riorganizzate e integrate con disposizioni di recepimento della normativa UE, migliorando coerenza giuridica e sistematica. Eventuali disposizioni non più attuali o incompatibili vengono espressamente abrogate;
  3. applicazione chiara e uniforme: Il Testo Unico fornisce un regime sanzionatorio prevedibile, favorendo un controllo efficace delle violazioni fiscali e offrendo maggiore certezza del diritto per cittadini e imprese.

Struttura e contenuti del Testo Unico

Il Testo Unico riunisce tutte le principali norme sanzionatorie, comprendendo:

  • Principi generali e disposizioni sanzionatorie contenuti nei decreti legislativi 18 dicembre 1997, n. 471 e n. 472, che regolano le imposte dirette, l’imposta sul valore aggiunto e la riscossione.
  • Leggi d’imposta in vari ambiti: norme su imposte di registro, ipotecarie, catastali, successioni, donazioni, bollo, concessione governativa, assicurazioni private, contratti vitalizi, imposta sugli intrattenimenti e canone Rai.
  • Disposizioni penali tributarie: raccolta di norme e reati fiscali, incluse le disposizioni del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, che disciplinano i reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Nello specifico il nuovo Testo unico è suddiviso in tre parti, per un totale di 102 articoli, organizzati come segue:

Parte I: Sanzioni Amministrative

- Titolo I: Disposizioni generali per le sanzioni amministrative sulle violazioni tributarie (artt. 1-26).

- Titolo II: Sanzioni sulle imposte sui redditi e IVA, suddiviso in tre Capi:

  - Capo I: Sanzioni per le imposte sui redditi,

  - Capo II: Sanzioni IVA,

  - Capo III: Disposizioni comuni (artt. 27-37).

- Titolo III: Sanzioni per la riscossione (artt. 38-40), con riferimenti all'art. 13 del D.Lgs. 471/1997.

- Titolo IV: Sanzioni per imposte indirette, suddiviso in:

  - Capo I: Imposta di registro,

  - Capo II: Imposte ipotecarie e catastali,

  - Capo III: Imposta sulle successioni,

  - Capo IV: Imposta di bollo (artt. 41-54).

- Titolo V: Sanzioni per tributi erariali minori, organizzato in:

  - Capo I: Concessioni governative, assicurazioni e contratti vitalizi,

  - Capo II: Imposta sugli intrattenimenti,

  - Capo III: Canone RAI (artt. 55-62).

- Titolo VI: Altre sanzioni, suddiviso in:

  - Capo I: Anagrafe tributaria e codice fiscale,

  - Capo II: Documento di accompagnamento beni viaggianti,

  - Capo III: Trasferimenti estero di denaro, titoli e valori,

  - Capo IV: Trasmissione telematica delle dichiarazioni (artt. 63-69).

Parte II: Sanzioni Penali (artt. 70-100)

- Titolo I: Include disposizioni penali, suddiviso in:

  - Capo I: Disposizioni penali in materia fiscale,

  - Capo II: Reati su imposte sui redditi e IVA,

  - Capo III: Delitti.

Parte III: Disposizioni Finali (artt. 101-102)

- Titolo I: Capo I prevede l’abrogazione delle disposizioni obsolete o incompatibili e stabilisce la decorrenza del Testo Unico.

Quadro uniforme e aggiornato

Questo Testo Unico crea un sistema sanzionatorio omogeneo per le violazioni tributarie, facilitando la gestione dei controlli e la comprensione delle sanzioni per i contribuenti. Le nuove norme puntano a distinguere chiaramente le diverse violazioni, come crediti d’imposta inesistenti o non spettanti, con specifiche disposizioni per agevolazioni quali Industria 4.0 e Transizione 5.0. Gli esempi pratici di violazioni e delle relative conseguenze sanzionatorie aiuteranno le imprese a navigare le diverse casistiche con maggiore sicurezza.

Testo Unico dei tributi erariali minori: struttura e finalità

Il Testo Unico dei tributi erariali minori è un intervento di semplificazione normativa che consolida e aggiorna le disposizioni sui tributi di minore entità, rendendo il sistema tributario più efficiente e riducendo gli oneri amministrativi.

Il testo unifica le norme prima frammentate, facilitando la gestione fiscale per lo Stato e i contribuenti, in particolare per quei tributi di importo ridotto ma di ampia applicazione. Alcuni esempi di tributi erariali minori inclusi nel Testo Unico sono il canone RAI, l’imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE) e sulle transazioni finanziarie (Tobin tax).

Finalità e principi di redazione

Predisposto ai sensi dell'articolo 21 della Legge n. 111/2023, il Testo Unico persegue vari obiettivi:

  • organizzazione delle norme vigenti per settori omogenei, integrando anche disposizioni di attuazione delle normative europee, per una maggiore coerenza logica e giuridica;
  • coordinamento formale e sostanziale delle normative, eliminando eventuali sovrapposizioni e migliorando l’efficacia normativa;
  • abrogazione espressa delle disposizioni obsolete o incompatibili, per un quadro normativo più moderno e uniforme.

Struttura del Testo Unico dei tributi erariali minori

Il testo è articolato in dieci titoli per un totale di 100 articoli, ciascuno dei quali riguarda specifiche categorie di tributi minori:

- Titolo I: Imposte su assicurazioni private e contratti vitalizi.

- Titolo II: Imposta sugli intrattenimenti, regolando le sanzioni per gli eventi pubblici di svago.

- Titolo III: Imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati.

- Titolo IV: Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE).

- Titolo V: Tobin Tax, relativa alle transazioni finanziarie.

- Titolo VI: Canone RAI per abbonamenti alle radioaudizioni.

- Titolo VII: Imposta sui servizi digitali (Digital Tax), che dal 2025 si estenderà alle PMI digitali grazie alla rimozione dei limiti di fatturato.

- Titolo VIII: Tasse sulle concessioni governative.

- Titolo IX: Tributi e diritti speciali.

- Titolo X: Disposizioni finali, compreso l’elenco delle norme da abrogare e i dettagli sull’entrata in vigore.

Contenuti normativi

Il Testo Unico raccoglie le disposizioni sostanziali per ciascun tributo minore, come adempimenti e versamenti. Disposizioni su aspetti diversi, come accertamenti e sanzioni, sono invece trattate in altri Testi Unici attuativi della delega. Le norme sono riprese dalla legislazione vigente, con modifiche solo dove necessario per aggiornamenti normativi o esigenze di coordinamento con altre disposizioni.

Questa riorganizzazione risponde all’esigenza di una maggiore chiarezza e accessibilità normativa, agevolando il lavoro delle amministrazioni fiscali e riducendo le incertezze per i contribuenti.

Imposta sul valore degli immobili all'estero (IVIE)

Il Titolo IV del Testo Unico dei Tributi Erariali Minori disciplina l’imposta sul valore degli immobili detenuti all’estero (IVIE), raccogliendo in un unico articolo (art. 41) le normative precedentemente previste dall’art. 19, commi 13-17, del decreto-legge n. 201 del 2011. L'IVIE è stata istituita per tassare il valore degli immobili posseduti fuori dal territorio italiano, a carico dei contribuenti residenti in Italia.

Nella nuova formulazione, il riferimento alle disposizioni applicabili è stato aggiornato: dal 2020, infatti, l'IVIE si estende anche a soggetti diversi dalle persone fisiche. Per questo, il testo ora rinvia alle “disposizioni previste per le imposte sui redditi” in generale, garantendo così che tutte le categorie di contribuenti siano allineate ai criteri stabiliti per le imposte sui redditi.

Tributi erariali minori, riorganizzazione della Tobin tax

Il Testo Unico dei Tributi Erariali Minori introduce una riorganizzazione dell'imposta sulle transazioni finanziarie, meglio conosciuta come Tobin Tax, riunendo e aggiornando le disposizioni esistenti per renderle più chiare e coerenti. La Tobin Tax, originariamente istituita dalla legge di stabilità 2013, è concepita per tassare specifiche operazioni finanziarie, in particolare le transazioni su strumenti finanziari e negoziazioni ad alta frequenza, con l’obiettivo di ridurre la speculazione e contribuire alla stabilità dei mercati finanziari.

Il Testo Unico semplifica le norme relative a questa imposta, specificando quali operazioni finanziarie rientrano nell’applicazione e riorganizzando i riferimenti normativi, allineandoli con le recenti modifiche europee. Ad esempio, sono state aggiornate le definizioni di strumenti derivati e valori mobiliari per riflettere i cambiamenti legislativi introdotti dal D.Lgs. n. 129/2017, che modifica il Testo Unico della Finanza. Inoltre, le esenzioni previste per specifiche transazioni, come quelle effettuate per garantire la liquidità delle azioni, sono state riviste per aderire al regolamento UE n. 596/2014, che sostituisce precedenti direttive sulla disciplina delle pratiche di mercato ammesse.

Il testo specifica anche che la Tobin Tax non è deducibile ai fini dell’IRAP e delle imposte sui redditi, rafforzando così il suo ruolo di imposta aggiuntiva sulle transazioni finanziarie, destinata a contribuire al bilancio senza riduzioni sul carico fiscale di base per le aziende. Per quanto riguarda l’applicazione pratica, il Testo Unico stabilisce che le modalità di pagamento e gli obblighi dichiarativi saranno definiti da decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate, assicurando così un’implementazione uniforme e ben regolata.

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