Riformulato l'emendamento sul reato di riprese e intercettazioni fraudolente

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Il relatore al Disegno di legge sulle intercettazioni, Roberto Centaro, a seguito del parere negativo della commissione Affari costituzionali del Senato nei confronti del testo del cosiddetto “emendamento D'Addario”, introduttivo del reato di riprese e intercettazioni fraudolente, ha presentato una nuova proposta emendativa che, in ordine al reato in oggetto, prevede la punibilità, da sei mesi a quattro anni, per chiunque registri o videoregistri conversazioni a cui partecipa, anche se è lo stesso soggetto a telefonare, salvo che la registrazione o la videoregistrazione venga effettuata per incastrare un estortore o un molestatore o, comunque, per essere presentata in un processo civile, penale o amministrativo, o ancora quando ad intercettare siano agenti dei Servizi segreti ai fini della sicurezza nazionale.

La commissione Giustizia del Senato riprenderà l'esame degli emendamenti al disegno di legge a partire dal prossimo 5 maggio.
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