Sì all'ingiuria, no all'aggravante

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Il giudice del Tribunale di Treviso, con sentenza emessa il 9 aprile, ha condannato un uomo per ingiuria per aver rivolto ad un extracomunitario l'appellativo di “negro di m...”. L'organo giudicante ha però escluso che fosse applicabile, al caso in esame, l'aggravante dell'odio razziale. Si rimane in attesa del deposito delle motivazioni.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 24 - Il giudice: “Negro di m.” è un'ingiuria ma non razzista - A. Gal.

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