Salvo il falso in bilancio

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La Corte di giustizia europea ha depositato ieri l'attesa sentenza sulla legge italiana sul falso in bilancio. I giudici comunitari hanno ignorato la domanda pregiudiziale che i pm di Milano avanzarono sulla compatibilità tra disciplina italiana e norme Ue, sottolineando come una direttiva non vada invocata per stabilire o aggravare la posizione di un imputato: ciò che si sarebbe, cioè, verificato se la riforma entrata in vigore nel 2002 fosse stata bocciata. Sarebbe tornata, in quel caso, ad operare la vecchia e più severa norma del Codice civile, con l'immediato effetto della compromissione del principio della applicazione dela sanzione più mite in ipotesi di successione di norme penali nel tempo. I processi Sme ed All Iberian, nei quali è imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si avviano, dunque, alla conclusione.
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