Sottrazione fraudolenta al Fisco: sequestro confermato anche dopo il pagamento

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E' irrilevante che, in presenza di un'accusa per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, la pretesa tributaria venga successivamente soddisfatta in quanto l'idoneità degli atti di alienazione o altri atti fraudolenti deve essere valutata ex ante, nel momento in cui gli stessi vengano posti in essere.

Sono queste le considerazioni che hanno spinto i giudici di Cassazione – sentenza n. 40481 del 16 novembre 2010 – a ritenere legittimo il sequestro preventivo ordinato dai giudici di merito nei confronti dei beni immobili di un'azienda accusata di aver sottratto gli stessi al Fisco.

Per la Corte, infatti, il reato contestato costituisce un reato istantaneo di pericolo che si realizza nel momento in cui viene posta in essere la finta vendita di beni o vengono realizzati altri atti fraudolenti tali da rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva.
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