Sulle tracce dei pagamenti tracciati

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Sulle tracce dei pagamenti tracciati

Ci sono persone che non cambiano mai. Vi ricordate di Diana, l’inserviente che lavora al “Bar Boncino”, pittoresco caffè per umani e bestiole? Nel circondario qualcuno ne parla ancora. Vennero gli ispettori del lavoro e rilevarono che il contratto part-time di Diana presentava delle irregolarità.

Così, sotto al poster dietro al bancone del bar con la scritta “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali” (Mahatma Gandhi), la barman filoanimalista appese un foglio molto più piccolo e scritto a mano: “…e anche da come tratta i lavoratori!”, firmato “Diana, la barista amante degli animali”.

Ma ora ci risiamo. I “bracchi” dell’Ispettorato, esperti nel seguire le tracce, rintracciano il titolare del bar che ha retribuito la lavoratrice con pagamenti non tracciati. “Che ho combinato questa volta?”, esordisce con rassegnazione il gestore del caffè.

“Abbiamo l’impressione che abbia commesso nuovamente una irregolarità – risponde un ispettore con istinto venatorio – Gli stipendi non possono essere retribuiti in contanti!”. “Perché non ve la prendete con chi non li paga proprio?”, ribatte l’esercente un po’ stizzito. “La normativa sui pagamenti tracciati è volta anche a contrastare la mancata corresponsione delle retribuzioni”, taglia corto un funzionario ispettivo.

“Dal primo luglio scorso non è più possibile effettuare pagamenti in contanti della retribuzione e di suoi acconti (art. 1 comma 910 della L. n. 205/2017 - legge di bilancio per il 2018; INL istruzioni operative nn. 4538, 5828, 7369 e 9294 del 2018). – interviene l’altro ispettore – Per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie da 1.000 a 5.000 euro, da versare tramite strumenti …tracciati, ça va sans dire!”.

In paese ormai non si parla d’altro. Chissà, sarà che la testa pelata e la barbetta del titolare lo fanno assomigliare a Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, ma sulla saracinesca del bar è comparsa una scritta con lo spray: “Io non lascio traccia, come pioggia sulla neve”.

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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