Transizione green: da ottobre le domande per il contributo a fondo perduto

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Transizione green: da ottobre le domande per il contributo a fondo perduto

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al fine di sostenere gli investimenti delle imprese nell’ambito della tutela ambientale, ha stanziato 300 milioni di euro a valere sul "Fondo per il sostegno alla transizione industriale". Tale fondo si rivolge alle imprese che investono nella tutela ambientale e ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. Interessati dall’intervento sono le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale e, in particolare, quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero, che intendono chiedere agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto, per programmi di investimento che perseguono:

  • l'efficientamento energetico;
  • il cambiamento fondamentale del processo produttivo;
  • l'installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  • la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Le agevolazioni sono concesse alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: Aiuti a favore della decarbonizzazione del “Quadro temporaneo”.

I programmi dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. La domanda dovrà essere inviata dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 allo sportello online di Invitalia. Sono ammesse al beneficio le spese “funzionali” alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022 relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile);
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale.

Una volta presentata la domanda di agevolazione, questa sarà oggetto di valutazione istruttoria da parte del soggetto gestore (Invitalia) secondo l’ordine in graduatoria (formata sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento). Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino all’esaurimento delle risorse disponibili. In caso di parità di punteggio sarà data preferenza alla domanda il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale è pubblicata entro 30 giorni dal termine di presentazione delle domande.

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