Voucher per consulenza in innovazione, domande dal 26 ottobre

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Voucher per consulenza in innovazione, domande dal 26 ottobre

La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

La dotazione finanziaria stanziata per l’attuazione dell’intervento è pari a 75 milioni di euro.

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013.

Il contributo è differenziato in funzione del beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro;
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro;
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro;

I soggetti che intendono presentare istanza possono verificare il possesso dei “requisiti”, tramite la procedura informatica al link https://Agevolazioni.dgiai.gov.it a partire dal 19 ottobre 2023.

A partire dalle ore 12.00 del 26 ottobre e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023, invece, così come definito dal decreto direttoriale del 16 ottobre 2023, sarà possibile compilare la domanda per l’accesso alle agevolazioni. Con il citato decreto sono disciplinati i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni e delle relative richieste di erogazione del voucher.

Le imprese e le reti di impresa che avranno compilato la domanda potranno successivamente procedere con l’invio dell’istanza di accesso alle agevolazioni a partire dal 29 novembre 2023.

Con apposito decreto è stato definito anche l’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza, istituito sulla base delle istanze correttamente compilate e presentate nell’ambito dello sportello disciplinato dal decreto 13 giugno 2023. Sono iscritti nell’elenco MIMIT tutti i manager e le società di consulenza che hanno presentato domanda ad eccezione di coloro che hanno ricevuto esplicita comunicazione di esclusione. Solo i soggetti che intendono presentare istanza di accesso alle agevolazioni possono consultare l’elenco e verificare l’accesso alla procedura informatica disponibile al link: https://Agevolazioni.dgiai.gov.it.

Soggetti interessati

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “de minimis”;
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del D.Lgs.231/2001 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono, inoltre, beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.

Spese ammissibili

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute per prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi. Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero oppure indicato da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

Caratteristiche spese ammissibili

a)

essere riferite a un contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra le parti successivamente alla data di invio della domanda di agevolazione. Fermo restando che il contratto di consulenza deve avere una durata non inferiore a 9 mesi, le relative attività di consulenza, nonché i pagamenti, devono essere completati, ai fini della presentazione della richiesta di erogazione a saldo delle agevolazioni, entro 15 mesi dalla data del decreto cumulativo di concessione delle agevolazioni;

b)

essere costituite esclusivamente da titoli di spesa emessi sulla base dell’avanzamento delle attività previste nel contratto di consulenza. Ai fini della quantificazione del voucher, viene riconosciuto esclusivamente l’importo imponibile, al netto dell’IVA, dei titoli di spesa riferibile al compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese dal manager qualificato o dalla società  di consulenza.

A tal fine, resta fermo che i costi che, per la loro natura, non sono inquadrabili nella categoria dei servizi professionali, quali, a titolo di esempio, gli acquisti di beni materiali e immateriali, anche se funzionali allo svolgimento dell’intervento, ovvero il rimborso di costi di trasporto, vitto e alloggio sostenuti dal manager qualificato, non sono ammissibili alle agevolazioni;

c)

essere relative a prestazioni rese da manager qualificati e società di consulenza indipendenti rispetto al soggetto beneficiario;

d)

essere riferibili a prestazioni rese nel periodo di svolgimento dell’incarico manageriale, come risultante dal contratto di consulenza nonché coerenti con le specializzazioni dichiarate dal  manager qualificato ai fini dell’iscrizione nell’elenco MIMIT.

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (cd. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono, inoltre, indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, ad esempio, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

NOTA BENE: Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

Elementi del contratto di consulenza specialistica

  • ambito di svolgimento della consulenza specialistica con descrizione delle attività di competenza del manager qualificato;
  • articolazione delle prestazioni consulenziali, con specificazione delle modalità organizzative riferite al concreto svolgimento delle attività;
  • numero di giornate uomo di impegno del manager e durata complessiva dell’incarico, individuata nel periodo intercorrente tra la data di avvio e la data di ultimazione delle attività;
  • output previsti in relazione allo svolgimento delle attività consulenziali;
  • importo a titolo di compenso, con indicazione separata dell’IVA, e modalità di pagamento;
  • clausola di impegno, da parte del manager individuato per la realizzazione delle attività consulenziali, ad assumere un solo contratto di consulenza rilevante agli effetti del decreto con riferimento allo sportello disciplinato dal presente decreto;
  • sottoscrizione da parte dei contraenti.

Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste, il proponente può presentare domanda esclusivamente tramite la procedura informatica raggiungibile dalla sezione dedicata sul sito internet del Ministero.

In particolare, in fase di presentazione della domanda, occorre trasmettere la seguente documentazione:

  • domanda redatta secondo lo schema allegato al decreto (allegato 1 per PMI ovvero allegato 2 per le reti);
  • offerta sottoscritta digitalmente dal manager o dal legale rappresentante della società di consulenza.

Inoltre, l'accesso alla procedura informatica:

a) prevede l'identificazione e l'autenticazione mediante la Carta nazionale dei servizi (CNS);

b) è riservato al rappresentante legale del soggetto proponente, come risultante dal certificato camerale del medesimo, il quale, previo accesso alla procedura informatica, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

ATTENZIONE: Per le reti non dotate di soggettività giuridica, ovvero per i soggetti proponenti amministrati da una o più persone giuridiche o da enti e soggetti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica per la compilazione della domanda può avvenire solo previo accreditamento degli stessi e previa verifica dei poteri di firma in  capo all’Organo comune, ovvero al legale rappresentante.

Il soggetto proponente deve  inviare, dalle 12:00 del 19 ottobre 2023 ed esclusivamente attraverso posta elettronica certificata, alla PEC managerinnovazione@pec.mise.gov.it riportante nell’oggetto “Voucher  per consulenza in innovazione – richiesta accreditamento alla procedura informatica”, la relativa  istanza redatta secondo lo schema del “modulo di richiesta per l’accreditamento alla procedura  informatica”, al fine di consentire l’identificazione del proponente e del soggetto abilitato alla presentazione della domanda.

Il Ministero provvede all’espletamento degli adempimenti tecnici connessi a tale fase di “accreditamento” nel termine di 5 giorni lavorativi a partire dalla ricezione della richiesta. Il soggetto proponente è tenuto a trasmettere tempestivamente la richiesta di accreditamento alla procedura informatica, comunque, non oltre le ore 17:00 del 16 novembre 2023. La domanda e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente dai soggetti identificati dalla procedura informatica, pena l’improcedibilità della stessa.

Ai fini della compilazione della domanda di agevolazione è richiesto il possesso di una casella PEC attiva. Nel caso di PMI o di reti dotate di soggettività giuridica è richiesta la registrazione della PEC nel registro imprese.

Iter di compilazione e presentazione della domanda

Compilazione domanda

 

A partire dalle ore 12.00 del 26 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023. Il proponente è tenuto a svolgere le seguenti attività:

1) accesso tramite la CNS all’apposita procedura informatica;

2) immissione delle informazioni e dei dati richiesti;

3) generazione del modulo di domanda sotto forma di “pdf” contenente il “codice identificativo della domanda”, le informazioni e i dati forniti dal soggetto  proponente e successiva apposizione della firma digitale;

4) caricamento della domanda sottoscritta con firma digitale e conseguente rilascio dei codici necessari per la procedura di invio: “codice identificativo del soggetto proponente”, “codice di accesso alla procedura di invio” e “codice di predisposizione domanda”.

Presentazione domanda

Sono previste le seguenti attività:

1) accesso alla procedura informatica e immissione del “codice identificativo del soggetto proponente” e del “codice di accesso alla procedura di invio”;

2) immissione, a partire dalle ore 12.00 del 29 novembre 2023, ai fini del formale invio della domanda di agevolazione, del “codice identificativo della domanda” e del “codice di predisposizione domanda”;

3) rilascio dalla procedura dell’attestazione di avvenuta presentazione dell’istanza.

ATTENZIONE: In fase di compilazione della domanda di agevolazione, il proponente è tenuto a selezionare, dall’elenco MIMIT, il manager o la società di consulenza di cui intende avvalersi ai fini delle agevolazioni.

A pena di improcedibilità, la domanda deve pervenire al Ministero completa delle informazioni previste in ogni sua parte e dei relativi allegati.  Ai fini della compilazione della domanda, il proponente è tenuto a:

  • provvedere all’eventuale “aggiornamento” dei propri dati presso il Registro delle imprese;
  • verificare i dati acquisiti in modalità telematica dal Registro delle imprese;
  • fornire le eventuali precisazioni richieste dalla procedura informatica.

Nel caso in cui il soggetto proponente non risulti possedere i requisiti di cui all’articolo 2, lettere b), c) e/o e), del decreto, ovvero risulti inattivo, la procedura informatica non consentirà il completamento dell’iter di presentazione della domanda. Nel caso in cui le informazioni presenti nel Registro delle imprese non siano aggiornate, il soggetto proponente è tenuto ad effettuare le necessarie rettifiche.

Non possono presentare domanda di agevolazione le imprese che, ai sensi dell’articolo 1 del regolamento de minimis, operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della  produzione primaria dei prodotti agricoli, fermo restando che se tali imprese svolgono anche altre attività che rientrano nel campo di applicazione del regolamento de minimis, per tali attività è possibile beneficiare delle agevolazioni a condizione che le stesse dispongano di un adeguato  sistema di separazione delle attività o distinzione dei costi, in ottemperanza a quanto previsto dallo stesso regolamento de minimis.

La procedura informatica consentirà il completamento dell’iter di presentazione della domanda solo laddove il soggetto proponente risulti svolgere, sulla base delle informazioni desumibili dal registro delle imprese e risultanti dal relativo certificato camerale, una o più attività che rientrano nel campo di applicazione del regolamento de minimis e, inoltre, risulti rispettare i massimali previsti dal medesimo regolamento.

Non possono presentare domanda le società di consulenza che, in qualità di soggetti fornitori delle consulenze specialistiche agevolabili, risultano essere iscritte all’elenco MIMIT.

Secondo quanto stabilito dal decreto, ciascuna PMI e ciascuna rete può presentare una sola domanda di ammissione al contributo. Le domande di agevolazione si intendono correttamente trasmesse solo a seguito del rilascio da parte della procedura informatica dell’attestazione prevista. Sono, in ogni caso, irricevibili le istanze di iscrizione trasmesse tramite canali diversi dalla procedura informatica.

 Il Ministero, a seguito della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, comunica alle imprese richiedenti il CUP che deve essere riportato su ciascun giustificativo di spesa connesso al progetto agevolato.

Concessione delle agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nei limiti della dotazione finanziaria. La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con apposito provvedimento. Le domande presentate nelle more della chiusura dello sportello che non trovano copertura finanziaria si considerano decadute.

ATTENZIONE: Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

Il Ministero verifica la completezza e la regolarità della domanda, compresi il rispetto dei massimali previsti dal regolamento de minimis tramite consultazione dei dati contenuti su RNA e la coerenza della dichiarazione rilasciata  dal soggetto proponente in relazione al rispetto del requisito di terzietà per la selezione del manager qualificato.

Il Ministero, inoltre, accerta il possesso, da parte della PMI proponente, del rating di legalità sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel caso di incompletezza della domanda, ovvero di insussistenza dei requisiti di ammissibilità, il Ministero procede alla trasmissione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza. Per le domande in relazione alle quali le verifiche si concludono con esito positivo, il Ministero procede, entro 90 giorni dal termine di chiusura dello sportello per la  presentazione delle domande, ad adottare uno o più provvedimenti cumulativi di concessione delle  agevolazioni con apposito decreto.

Erogazione delle agevolazioni

L’erogazione delle agevolazioni avviene in due quote, secondo lo stato di avanzamento  delle attività oggetto del contratto di consulenza specialistica e il pagamento delle relative spese. Il beneficiario può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, solo successivamente alla realizzazione di almeno il 50% delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese. La richiesta di erogazione del “saldo” può essere avanzata solo successivamente alla integrale conclusione delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese e deve intervenire entro 15 mesi dalla data del decreto cumulativo di concessione delle agevolazioni in cui è inserito il beneficiario.

Ai fini dell’erogazione delle agevolazioni, il beneficiario è tenuto a presentare, esclusivamente tramite la procedura informatica, il modulo di richiesta di erogazione redatto secondo lo schema allegato al decreto.  Al solo fine di consentire i controlli, il soggetto beneficiario trasmette, unitamente alla domanda di erogazione, la seguente documentazione:

  • documentazione di spesa, consistente nelle fatture elettroniche relative alle prestazioni previste nel contratto di consulenza specialistica, ovvero, nei casi previsti dalla normativa, nella copia conforme delle fatture rilasciate mediante supporto cartaceo;
  • estratto del conto corrente relativo al periodo in cui sono state sostenute le spese oggetto della richiesta di erogazione, da cui si evinca il pagamento delle spese rendicontate;
  • liberatoria sottoscritta dal manager qualificato o dalla società di consulenza;
  • nel caso della prima richiesta di erogazione, copia del contratto di consulenza specialistica.

NOTA BENE: In caso di variazione del manager qualificato successiva all’avvio del progetto, l’impresa è tenuta a presentare anche la documentazione inerente alle modifiche contrattuali intervenute.

  • nel caso della richiesta di erogazione a saldo, una relazione tecnica sulle attività e i risultati del percorso di innovazione realizzato. La relazione può essere corredata da documentazione e materiali inerenti alle attività progettuali.

In ottemperanza alle disposizioni di cui al DLgs.231/2007 e alle successive disposizioni attuative emesse dalla Banca d'Italia, il soggetto beneficiario trasmette, unitamente alla domanda di erogazione, una dichiarazione sostitutiva contenente le informazioni richieste dalle disposizioni in materia di prevenzione del  riciclaggio.

I pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al beneficiario, esclusivamente tramite bonifico bancario ovvero SEPA Credit Transfer.

ATTENZIONE: I titoli di spesa oggetto di rendicontazione devono riportare la dicitura “Agevolazioni di cui al decreto ministeriale 7 maggio 2019 – Progetto ID ………….. CUP ……………”.

Con riferimento ai titoli di spesa in formato elettronico, la predetta dicitura può essere apposta nell’oggetto o nel campo note; qualora non sia possibile inserire per esteso tale dicitura, è necessario, l’inserimento del CUP all’interno della e-fattura.

Il Ministero, ricevuta la domanda di erogazione provvede a verificare:

  • la regolarità e la completezza delle dichiarazioni rese dal soggetto beneficiario;
  • la vigenza e la regolarità contributiva del soggetto beneficiario, tramite l’acquisizione d’ufficio del DURC;
  • l’assenza di inadempimenti ai sensi dell’articolo 48-bis del DPR 602/1973;
  • eventuali modifiche intervenute negli ambiti oggetto delle prestazioni consulenziali.

Il Ministero, entro 80 giorni dalla presentazione della relativa richiesta di erogazione procede, nei casi di esito positivo delle attività, all’erogazione delle agevolazioni spettanti e adotta, per le richieste di erogazione a saldo, il provvedimento di assegnazione definitiva delle agevolazioni.

Attività di controllo

Il Ministero, anche con il supporto di Invitalia, successivamente all’erogazione a saldo delle agevolazioni, procede allo svolgimento dei controlli previsti al fine di verificare, su un campione significativo dei progetti realizzati, la veridicità delle dichiarazioni sostitutive rilasciate dai beneficiari in sede di richiesta di erogazione. Nel caso di esito negativo dei controlli, il Ministero procede alla revoca delle agevolazioni. A tal fine, il Ministero può effettuare accertamenti d’ufficio anche attraverso la consultazione degli archivi e dei pubblici registri utili alla verifica degli stati, delle qualità e dei fatti riguardanti le dichiarazioni sostitutive presentate dalle imprese beneficiarie durante il procedimento amministrativo.

 

Quadro Normativo

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