Diritto Commerciale

Apertura di Vietti sullo stato di crisi per i fallimenti

22/11/2005 La versione definitiva del decreto sulla riforma del diritto fallimentare, che il Governo è vicino ad approvare, potrebbe contenere la previsione che lo stato di crisi comprenda anche quello di insolvenza, così da eliminare ogni dubbio sull'accesso al concordato preventivo. Lo si è appreso nel corso di un convegno organizzato ad Alba dall'associazione albese studi di diritto commerciale, dall'intervento del sottosegretario all'Economia, Michele Vietti.
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Prelazioni senza rischi

22/11/2005 Il Consiglio del notariato di Milano fornisce nuove indicazioni su certi aspetti di talune operazioni "straordinarie", fissando i limiti per evitare le clausole che penalizzano quanti sono tenuti alla cessione nelle Spa. Cinque nuove massime, elaborate dalla "Commissione per la elaborazione di principi uniformi in tema di società", istituita dal Consiglio notarile di Milano, sono così riassumibili:   - la trasformazione di una Spa in Srl che ha ricevuto conferimenti in natura non va...
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Rebus fallimento per gli artigiani

21/11/2005 L'articolo 1, comma 1, del Dlgs attuativo della riforma delle procedure concorsuali esclude i piccoli imprenditori dall'assoggettamento a dette procedure. Il comma 2 prevede che non sono piccoli imprenditori gli esercenti "un'attività commerciale, in forma individuale o collettiva", che si ponga al di sopra di determinati parametri correlati al capitale investito e ai ricavi lordi. La nuova regola non ospita più l'espressione secondo cui in nessun caso sono considerati piccoli imprenditori le...
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Le crisi internazionali restano senza bussola

20/11/2005 Lo schema di Dlgs per la riforma del diritto fallimentare, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 settembre passato, ha mancato di occuparsi dei fallimenti internazionali, che, come sottolinea l'Autrice, rappresentano oramai la norma, non più l'eccezione. Infatti, le questioni di diritto fallimentare internazionale riguardano non più solo le crisi delle multinazionali, poiché anche il fallimento di un'impresa italiana con attività all'estero, o viceversa, comporta problemi di diritto...
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Il Csm boccia i nuovi fallimenti

18/11/2005 Usano gli aggettivi "parziale" e "disorganica" i membri del Consiglio superiore della magistratura riferendosi alla riforma del diritto fallimentare, che penalizzerebbe, attraverso la scelta di attenuare il carattere giurisdizionale delle procedure concorsuali, i creditori più piccoli e, perciò, meno garantiti. In totale controtendenza rispetto agli altri Stati, dove si tenta di ricondurre le crisi d'impresa in "alveo giudiziale". Le nuove regole su accordi stragiudiziali e revocatorie rischiano...
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Sui nuovi fallimenti primo sì alla Camera

17/11/2005 La commissione Giustizia della Camera ha approvato, ieri, il parere favorevole del relatore Erminia Mazzoni (Udc), che modifica in alcune sue parti il testo sui nuovi fallimenti. Tra le condizioni del parere confermate vi è la richiesta di elevare la maggioranza necessaria per la sostituzione del curatore, passando da quella semplice a quella dei due terzi dei crediti insinuati nel passivo.
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Piccoli creditori in affanno se mancano misure preventive

16/11/2005 Gli autori sottolineano come manchino, nello schema di riforma del diritto fallimentare approvato, misure di allerta e prevenzione dei valori aziendali. Il danno che ne deriva é amplificato dalla prevista eliminazione dell'iniziativa d'ufficio per la dichiarazione di fallimento rimessa in via quasi esclusiva alla volontà dei creditori istanti; conseguentemente, il fallimento sarà dichiarato solo quando l'ennesimo creditore attivatosi non troverà più alcun bene sul quale soddisfarsi.
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Concordato soltanto per le crisi

16/11/2005 L'entrata in vigore della prima parte della riforma del diritto fallimentare è accompagnata dalle prime pronunce giurisprudenziali: i tribunali di Treviso (decreto 22 luglio 2005) ed Alessandria (sentenza 9 giugno 2005) hanno affermato il diritto all'ottenimento della procedura di concordato solo per l'imprenditore che si trovi in stato di crisi. Le pronunce hanno, così, fornito un'interpretazione assai restrittiva e letterale dei nuovi requisiti previsti dalla riforma, negando l'ammissione...
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Revisori, "utili" più trasparenti

12/11/2005 L'Istituto Nazionale dei revisori contabili precisa che la causa di ineleggibilità e di decadenza (articolo 2399, comma 1, lettera c) del Codice civile) va intesa nel senso che il revisore componente di uno studio associato non possa ricevere corrispettivi dalla società rispetto la quale esercita il controllo contabile, se non per quest'ultima attività.
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Sul concordato tribunali in conflitto

12/11/2005 La riforma della procedura fallimentare, entrata in vigore a primavera, segna orientamenti diversi tra i tribunali sui poteri di verifica dei magistrati; ne sono esempio le due contrapposte decisioni del tribunale di Cagliari (sentenza 23 giugno 2005) e di quello di Pescara (sentenza del 13 ottobre 2005). Le due pronunce mostrano tutta l'incertezza delle nuove regole.
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