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Eleonora Pergolari

Eleonora Pergolari, avvocato, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Perugia. E’ redattrice della testata giornalistica Edotto e ha esperienza decennale nell’ambito dell’informazione telematica dedicata all’aggiornamento di studi professionali, studi legali e aziende.

Nella Redazione Edotto scrive quotidianamente articoli specialistici di aggiornamento normativo e giurisprudenziale, nelle materie di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario e diritto del lavoro.


Niente riparazione per ingiusta detenzione in caso di colpa grave

Con una sentenza del 9 settembre 2009, la n. 35030, la Cassazione ha confermato una decisione con cui la Corte d'appello di Roma aveva rigettato l'istanza di riparazione per ingiusta detenzione avanzata da un uomo che era stato prosciolto dall'accusa di aver partecipato, con finalità eversive, a un'organizzazione criminale. I giudici di secondo grado, in particolare, avevano ravvisato nella condotta dell'uomo una “colpa grave” nella determinazione del suo stato detentivo in quanto soleva avere...

Casse al “Lavoro”

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha convocato, per il 17 settembre prossimo, i presidenti delle Casse di previdenza privatizzate per una riunione dedicata all'esame dei profili formali e sostanziali di stabilità delle Casse di previdenza nel medio e lungo periodo. Intanto, nel corso dell'incontro tenuto ieri tra il ministro e i suoi più stretti collaboratori è stata illustrata la situazione degli enti di previdenza professionali anche alla luce delle riforme in cantiere. Le Casse...

L'utilizzo del mandato d'arresto europeo

Il mandato d'arresto europeo, in base ai dati resi noti dagli esperti Ue in materia, viene applicato, dai vari Paesi membri, in maniera disomogenea e non sempre per i reati più gravi. Nel 2008, il maggior numero di richieste è pervenuto dalla Polonia, seguita dalla Germania, dalla Francia, Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca, Lituania, Slovacchia e Finlandia.

L'avvocato non può insinuare, nelle difese, la scorrettezza del giudice

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 34821 dell'8 settembre 2009, ha confermato la condanna per calunnia impartita dai giudici di merito nei confronti di un avvocato che, in un atto di opposizione a precetto intimato per il pagamento dell'assegno di mantenimento, aveva accusato il magistrato della separazione di essere compiacente con l'altra parte. Iniziativa, questa, giudicata dai giudici di legittimità come certamente non funzionale al corretto e legittimo espletamento della difesa...

Misura cautelare per il professionista che aiuti il cliente mafioso a distrarre i beni

Con sentenza n. 34567, depositata lo scorso 7 settembre, la Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un noto avvocato milanese contro la misura cautelare degli arresti domiciliari impartitagli dal Gip di Palermo per aver consentito, al fine di sottrarre alla giustizia i proventi dell'attività illecita di un cliente mafioso, la fittizia intestazione di alcuni beni alla moglie di quest'ultimo. L'avvocato, con la propria opera professionale, si era cioè mobilitato...