Amministratori, curatori e commissari: incompatibilità al via

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Amministratori, curatori e commissari: incompatibilità al via

Entrerà in vigore il 25 giugno 2018 il Decreto legislativo n. 54/2018 che, si ricorda, ha introdotto un nuovo regime per quel che concerne le incompatibilità per amministratori giudiziari, curatori fallimentari, liquidatori, commissari e loro coadiutori.

Il nuovo testo, modificativo del cosiddetto Codice antimafia, prevede, tra le principali novità, che i suddetti uffici non possano essere assunti da chi è legato con i magistrati addetti all'ufficio giudiziario al quale appartiene il magistrato che conferisce l'incarico, da un rapporto:

  • di coniugio;
  • di unione civile o convivenza di fatto;
  • di parentela entro il terzo grado;
  • di affinità entro il secondo grado;
  • di assidua frequentazione (intendendosi come tale quella derivante da una relazione sentimentale o da un rapporto di amicizia stabilmente protrattosi nel tempo e connotato da reciproca confidenza, nonché' il rapporto di frequentazione tra commensali abituali).

L'amministratore giudiziario, il curatore o il commissario, al momento dell'accettazione dell'incarico e comunque entro due giorni dalla comunicazione della nomina, dovrà depositare, presso la cancelleria dell'ufficio giudiziario conferente l'incarico, una dichiarazione attestante l'insussistenza di queste cause di incompatibilità.

Allegati Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 28 maggio 2018 - Amministratori giudiziari e incompatibilità. Pubblicate le nuove regole - Pergolari

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