Assegno di inclusione: contributo affitto medio di 204 euro mensili
Pubblicato il 07 maggio 2025
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L'importo medio mensile dell’Assegno di Inclusione (ADI) è stato pari a 620 euro, generalmente maggiore dell’importo del reddito di cittadinanza che era di circa 526 euro. Il contributo medio mensile d'affitto per i nuclei familiari percettori è stato pari a 204 euro.
È quanto ha reso noto la Vice Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, nel corso del question time alla Camera dei deputati del 6 maggio 2025, in risposta all’interrogazione parlamentare del 5 maggio 2025 n. 3-01925.
Assegno di inclusione e contributo affitto: novità 2025
L’ADI è un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, subordinato, in particolare, all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Sono due le componenti dell’ADI:
- la quota A, che consiste in un'integrazione del reddito familiare fino a determinate soglie;
- la quota B, ovvero un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato.
Dal 1° gennaio 2025 il valore massimo dell’integrazione del reddito per le famiglie residenti in abitazioni in locazione, con contratto registrato, è passato da 3.360 euro a 3.640 euro, e da 1.800 euro a 1.950 euro per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza (articolo 1, comma 198, legge 30 dicembre 2024, n. 207 e INPS, messaggio n. 148 del 15 gennaio 2025).
Inoltre la soglia di reddito familiare per le famiglie in affitto è elevata a 10.140 euro, come indicato nella DSU per l’ISEE.
La stessa legge di Bilancio 2025 ha innalzato inoltre:
- la soglia ISEE, passata da 9.360 euro a 10.140 euro;
- il reddito familiare, elevato da 6.000 euro a 6.500 euro (per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza, da 7.560 euro a 8.190 euro).
L’ADI è riconosciuto a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare.
Assegno di inclusione e contributo affitto: interrogazione parlamentare
Nel corso della seduta n. 475 della Camera dei deputati, tenutasi il 6 maggio 2025, l'onorevole Agostino Santillo, insieme ai deputati Fede e Carotenuto, ha presentato un’interrogazione a risposta orale (atto n. 3-01925) rivolta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L'interrogazione si concentrava sulla trasparenza e la completezza dei dati forniti dall’INPS riguardo all’Assegno di Inclusione, in particolare alla componente integrativa rappresentata dal “contributo affitto” destinato ai nuclei familiari in locazione.
Gli interroganti hanno sottolineato la necessità di conoscere non solo il numero di beneficiari dell’ADI, ma anche quanti di essi ricevono il contributo affitto, l’ammontare medio di tale contributo, la suddivisione territoriale e la distinzione tra affittuari di immobili privati e assegnatari di alloggi ERP (edilizia residenziale pubblica).
L’intervento ha inoltre evidenziato come il 40% dei precedenti beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) sia escluso dal nuovo sistema, sottolineando l’impatto negativo potenziale sulle fasce più fragili della popolazione.
Risposta del Governo: contributo affitto medio per regione
La Vice Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci ha risposto all’interrogazione parlamentare del 5 maggio 2025 n. 3-01925 nel corso del question time alla Camera dei deputati del 6 maggio 2025,
La Vice Ministra del Lavoro ha tracciato un quadro dettagliato della misura, rimarcando l’efficacia della misura rispetto al Reddito di Cittadinanza. Secondo la Vice Ministra, l’ADI si distingue per un impianto più equo e responsabile, in linea con la visione di un welfare attivo promosso dal Governo.
Attingendo dai dati pubblicati nell'Osservatorio statistico relativo all'assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro dell’INPS, al 31 dicembre 2024 erano circa 760.000 i nuclei familiari con domanda accolta per l’ADI, per un totale di 1,82 milioni di persone, con un importo medio mensile di 620 euro (superiore ai 526 euro medi del RdC). Tra i beneficiari risultano 235.000 nuclei con minori, 229.000 con persone disabili, 302.000 con over 60 e 12.000 in situazione di svantaggio certificato.
Il totale dei nuclei familiari percettori di ADI è pari a 607.773, con un importo medio mensile percepito pari a 627 euro, con valori superiori, in particolare nel Mezzogiorno, dove si concentra la maggior parte dei beneficiari (il valore assoluto più alto è di 676 euro e si registra nella regione Campania).
In merito al contributo affitto, la Vice Ministra ha ricordato i dati forniti dall’INPS, per regione, riferiti a dicembre 2024: circa 252.000 nuclei percepivano tale integrazione, con un contributo medio mensile pari a 204 euro. L’importo variava da regione a regione, ad esempio: 229 euro mensili in Campania, 218 in Puglia, 212 in Calabria, 207 nel Lazio, 168 in Toscana; 150 in Emilia-Romagna e 134 euro Trentino-Alto Adige.
Con riferimento alla distinzione tra assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica o titolari di contratti di locazione con privati, l’INPS, ha spiegato la Vice Ministra Bellucci, non ha informazioni dettagliate.
Replica dell'interrogante: diminuiscono i beneficiari del contributo affitto
Il deputato Dario Carotenuto, nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, ha denunciato che circa 60.000 nuclei in meno rispetto al passato ricevono oggi un sostegno per l’affitto, a fronte di un aumento generale della povertà abitativa.
Il deputato ha sottolineato la necessità di un piano nazionale per l’edilizia pubblica.
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