Assonime, interpello riconosciuto anche alle Cfc

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Assonime, con circolare n. 27 del 5 agosto 2010, commenta le più importanti novità fiscali emanate durante il periodo estivo. Nello specifico, proseguendo l’analisi iniziata con la circolare n. 20 del 15 giugno scorso, l’Associazione commenta gli importanti chiarimenti operativi forniti dall’agenzia delle Entrate su reddito di impresa e IRAP. In particolare sono prese in esame le principali indicazioni fornite dall’Agenzia con le circolari nn. 22/E, 32/E, 33/E, 35/E e 38/E del 2010 e le risoluzioni nn. 47/E, 51/E, 54/E e 56/E del 2010.

Con riferimento alla circolare n. 32/E/2010, che ha dettato istruzioni in merito alla presentazione delle istanze di interpello, Assonime mostra il cambio di rotta dell’Amministrazione, estendendo la possibilità di presentazione dell’interpello anche alle Cfc. Infatti, nella circolare delle Entrate, del giugno scorso, si legge che in ipotesi di inottemperanza all’obbligo di presentazione dell’istanza di interpello, il contribuente mantiene il diritto di dimostrare, in sede di accertamento o in fase contenziosa, la sussistenza delle condizioni che legittimano l’accesso al regime derogatorio. Assonime ribadisce, ora, come la difesa per i contribuenti sia sempre possibile anche in caso di mancata presentazione dell’istanza di interpello. Viene, inoltre, riconosciuta la sua estensione anche alle società controllate estere, in ottemperanza con le disposizioni previste dagli ordinamenti degli altri Paesi Ue.

Anche in
  • ItaliaOggi, p. 23 – L’interpello non osta alla difesa - Villa

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