Bilanci in bilico sugli studi di settore

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Con un emendamento parlamentare avallato dal Governo al Dl agricoltura è stata approvata una disposizione transitoria, per il solo anno 2006, che è destinata ad incidere sugli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2005. Tale disposizione, che interviene sulle scadenze di quest’anno, stabilisce che per il 2006 il termine di approvazione degli studi di settore è differito al prossimo 2 maggio rispetto al termine “ordinario” del 31 marzo di ciascun anno. Ciò significa che fino agli inizi di maggio l’eventuale pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” di nuovi studi di settore permetterà la loro legittima applicazione per il periodo d’imposta 2005. Questa disposizioni riguarda non solo gli studi approvati per la prima volta, ma soprattutto quegli studi di settore già esistenti e ora sottoposti a revisione che, per il 2005, ammontano a circa 50 per 600mila contribuenti.

Lo slittamento al 2 maggio investe soprattutto le società di capitali le quali, coinvolte nel sistema degli studi dalla Finanziaria 2005, si potrebbero trovare costrette a chiudere il proprio bilancio “al buio”, senza cioè conoscere la propria sorte in esito alla congruità richiesta dalla nuova versione del software applicativo Gerico, che in virtù del differimento di un mese per l’approvazione “ufficiale” degli automatismi accertativi potrebbe essere disponibile troppo a ridosso degli adempimenti di Unico 2006. Un altro problema che potrebbe emergere dal confronto tra gli studi di settore e le società di capitali è rappresentato dalla conflittualità tra i termini di approvazione dei primi e quelli previsti dal Codice Civile per l’approvazione del bilancio (art. .c.). 

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