Cedu: il divieto di fecondazione eterologa non viola la Convenzione

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Secondo la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo - sentenza depositata il 3 novembre 2011, con riferimento al ricorso 57813/00 - la legge austriaca che impedisce la fecondazione eterologa, consentendo, per contro, quella omologa, è in linea con la Carta dei diritti fondamentali non violando, in base a quanto ex adverso sostenuto dai ricorrenti, l’articolo 14 della Convenzione contro la discriminazione e l’articolo 8 sul rispetto della vita privata e familiare.

Per i giudici europei, gli Stati contraenti possono legittimamente impedire la fecondazione in vitro non sussistendo alcun relativo diritto naturale della coppia. Tale area, tuttavia, – continua la Corte – in considerazione della continua evoluzione della legge e dei rapidi mutamenti nella scienza e nelle normative, ha sicuramente bisogno di una rivisitazione da parte degli Stati.
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