Cittadini stranieri talentuosi con avvio delle istanze per la "startup visa"

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Gli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno possono, dal 30 dicembre 2014, inviare le istanze per la conversione in permesso di soggiorno per “lavoro autonomo startup”, senza dover rientrare nel Paese d’origine per il relativo visto. Lo prevede il Dpcm 11 dicembre 2014, in «Gazzetta Ufficiale» n. 300, del 29 dicembre scorso, con titolo: «Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l'anno 2014».

«Italia startup hub» è il nuovo piano del governo per attrarre talenti stranieri. In caso di giudizio positivo, al cittadino straniero sarà accordato, entro un mese, un nulla osta da consegnare allo sportello unico per l'immigrazione competente ai fini della conversione.

Requisiti

La concessione dell’Italia startup visa segue non il solo requisito della volontà di costituire una startup innovativa (che, per essere tale, deve soddisfare precise condizioni, come avere quale business principale l'innovazione tecnologica; anche l'obbligo di dimostrare la disponibilità di risorse finanziarie non inferiori a 50 mila euro, attraverso finanziamenti concessi da fondi di venture capital o altri investitori, ovvero ottenuti tramite crowdfunding, o ancora rilasciati da enti governativi o non governativi italiani o esteri.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 26 - Permessi a stranieri innovatori - De Stefanis

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