Cndcec, modifiche al regolamento sulla formazione professionale continua
Pubblicato il 31 luglio 2025
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Con il comunicato stampa diffuso il 30 luglio 2025, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha annunciato l’approvazione di importanti modifiche al regolamento della formazione professionale continua. Le novità introdotte mirano a semplificare gli obblighi formativi, ridurre gli oneri burocratici e rendere il sistema più coerente con le esigenze concrete dei professionisti iscritti all’Albo.
Il nuovo testo, frutto di un approccio orientato all’ascolto e alla responsabilità, è ora al vaglio del Ministero della Giustizia per il parere vincolante, condizione necessaria per la sua entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. Le modifiche rappresentano un passo significativo verso una formazione più inclusiva, sostenibile e rispettosa delle diverse fasi della vita professionale.
Obbligo formativo, esonerati gli over 65
Una delle novità più rilevanti introdotte dal Cndcec riguarda l’esonero totale dall’obbligo formativo per i professionisti che abbiano compiuto 65 anni nel corso del triennio di riferimento. Questa misura, che sostituisce la precedente riduzione dei crediti da 90 a 30, rappresenta un riconoscimento concreto al valore di una lunga carriera professionale svolta con impegno e dedizione. L’esonero si applicherà all’intero ammontare dei crediti formativi richiesti nel triennio, con l’intento di alleggerire il carico formativo in una fase avanzata della vita lavorativa, in coerenza con i principi di proporzionalità e ragionevolezza.
Riduzione crediti formativi per commercialisti con figli
Un’altra importante innovazione introdotta dal nuovo regolamento sulla formazione professionale continua riguarda i commercialisti genitori di bambini di età compresa tra uno e sei anni. Per questa categoria di professionisti è prevista una significativa riduzione dell’obbligo formativo: il monte crediti da conseguire nel triennio scende da 90 a 45, con la possibilità di fruire del beneficio da parte di uno solo dei genitori iscritti all’Albo, a loro discrezione.
La misura nasce con l’intento di favorire una più agevole conciliazione tra vita familiare e impegni professionali, offrendo un sostegno concreto a chi si trova a bilanciare la cura dei figli con le responsabilità lavorative. Il Consiglio Nazionale ha voluto così dare una risposta normativa a un’esigenza sentita e spesso trascurata, riconoscendo le difficoltà quotidiane che caratterizzano la genitorialità nella libera professione. La disposizione rappresenta un passo avanti verso un modello di formazione più inclusivo e attento ai bisogni reali degli iscritti.
Pari opportunità tra le materie obbligatorie
Il nuovo regolamento sulla formazione professionale continua introduce, tra le materie obbligatorie di aggiornamento, il tema delle pari opportunità. Si tratta di una novità significativa, pensata per promuovere una cultura professionale fondata su principi di inclusione, rispetto e uguaglianza di genere.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i commercialisti su tematiche sempre più centrali nella società contemporanea e di rafforzare il ruolo della categoria nella diffusione di valori etici e sociali. Inserire le pari opportunità tra gli ambiti formativi obbligatori significa riconoscere l’importanza di un aggiornamento che vada oltre le sole competenze tecniche, abbracciando anche aspetti valoriali che contribuiscono a qualificare la professione nel suo rapporto con il contesto sociale.
Revisione dei criteri per i soggetti formatori
Infine, il regolamento aggiornato prevede anche una revisione dei criteri per l’autorizzazione dei soggetti che erogano attività formative.
L’intervento mira a garantire standard qualitativi più elevati nell’offerta formativa, assicurando che i corsi proposti rispondano concretamente alle esigenze di aggiornamento e specializzazione dei professionisti. L’obiettivo è rendere il sistema di accreditamento più selettivo e coerente, puntando su contenuti formativi aggiornati, docenti qualificati e metodologie didattiche efficaci. In questo modo, il Consiglio Nazionale intende valorizzare la formazione come strumento di crescita professionale reale, in grado di accompagnare i commercialisti in un contesto lavorativo in continua evoluzione.
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