Dal 1° luglio ricadute pesanti sulla soppressione della cartella

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Una conseguenza dell’entrata in vigore della norma recata dall'articolo 29 del Dl 78/2010 è la possibilità data all’agente della riscossione di attivare le procedure esecutive senza alcun preavviso, visto che, a partire dagli avvisi di accertamento Iva e imposte dirette notificati dal 1° luglio 2011 e relativi alle annualità 2007 e seguenti, il contribuente dovrà corrispondere gli importi dovuti entro il termine della proposizione del ricorso pena, decorsi altri 30 giorni, l’esecuzione senza preavviso.

In sostanza, verrà soppressa tutta la fase relativa alla formazione del ruolo e alla notifica della cartella di pagamento. Pertanto, il contribuente potrebbe accorgersi dell'esistenza dell'accertamento del Fisco solo in pendenza delle procedure esecutive, senza poter appellarsi ad esempio a motivo della nullità della notifica in sede di opposizione alla cartella di pagamento.

Questo anche nel caso di pignoramento presso terzi: l'agente della riscossione ha il potere di notificare l'ordine di pagamento delle somme dovute direttamente al terzo, debitore del contribuente, senza passare attraverso l'esame preventivo del giudice ordinario.

Con il pignoramento su conti correnti bancari, per importi accertati in un atto mai giunto nella sfera di conoscibilità del destinatario, l’effetto che si produrrebbe è quello che il debitore potrebbe conoscere l'esistenza dell'atto di accertamento solo dopo che il suo conto corrente è prosciugato dall'agente della riscossione.

In proposito si ricorda che già il Cndcec ha sollevato preoccupazioni in merito alla trasformazione dell’atto di accertamento in titolo esecutivo per la riscossione: l’ennesima accelerazione pro Erario nell’ambito dei rapporti – sempre più sbilanciati – tra fisco e contribuente. Già, dunque, i commercialisti ebbero a chiedere la soppressione dell’articolo, in ragione della fallibilità degli avvisi confermata dalle alte percentuali di soccombenza in giudizio dell’amministrazione finanziaria.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 29 – L’addio alla cartella aumenta i rischi per il contribuente – Lovecchio

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