Dall’Inail le Faq sul Bando Isi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

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Tutte le imprese che vogliono presentare il proprio progetto per partecipare al Bando Isi 2013 e ottenere, così, i finanziamenti in conto capitale per le spese sostenute per migliorare i livelli di salute/sicurezza nei luoghi di lavoro, possono farlo online sul portale Inail fino all’8 aprile 2014. Il giorno di inizio di invio dei progetti è stato il 21 gennaio 2014.

Chi supera questa prima fase, presentando un progetto in linea con le richieste del Bando, potrà procedere con l’invio telematico della domanda di accesso al finanziamento. Il via libera alle domande si saprà il 30 aprile.

I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino ad esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo. Per il Bando Isi 2013 sono stati stanziati 307 milioni di euro.

Le risposte alle Faq più frequenti sul Bando Isi 2013, organizzate per aree tematiche, sono state pubblicate dall’Inail direttamente sul proprio portale web.

Tra queste si legge che per quanto riguarda la sottoscrizione della perizia giurata, che deve essere allegata alla domanda nei casi di interventi su ambienti e attrezzature, la redazione e sottoscrizione della perizia non può avvenire ad opera del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Pspp), bensì "da un professionista iscritto all'ordine/collegio professionale a cui sono riconducibili le specifiche competenze tecniche attinenti la materia afferente il progetto presentato".

Alla domanda se si può partecipare al Bando per finanziare un progetto che prevede il rifacimento del tetto per eliminazione e smaltimento di eternit, l’Inail ha risposto positivamente, considerandolo come un intervento relativo alla riduzione/eliminazione del fattore di rischio “bonifica amianto”. Tuttavia, ad essere finanziate saranno solo le spese di eliminazione/smaltimento eternit e non anche quelle per il rifacimento delle strutture vere e proprie.

Circa la possibilità di partecipare al Bando per avere finanziamenti per interventi su ambienti di lavoro non di proprietà dell’impresa, l’Inail concorda, ribadendo che il requisito generale per concorrere al finanziamento “è il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti”.
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