Decreto Ristori quater, proroga rate rottamazione ter e saldo e stralcio

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Decreto Ristori quater, proroga rate rottamazione ter e saldo e stralcio

Nel nuovo decreto Ristori quater da 8 miliardi di euro, oltre alla proroga della scadenza delle tasse e del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e dell’Irap, anche alcune novità per quanto riguarda la Rottamazione ter e il saldo e stralcio.

Nello specifico, il decreto estende il termine per pagare le rate in scadenza nel 2020 della rottamazione ter e del saldo e stralcio, senza che ciò porti alla inefficacia della definizione agevolata.

Ristori quater, proroga della pace fiscale

Con il decreto legge n. 157 del 30 novembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 297, viene ufficialmente sancita la proroga al 1° marzo 2021 della scadenza del 10 dicembre prossimo della rottamazione ter e saldo e stralcio.

Si tratta di 4 rate della rottamazione ter e 2 rate del saldo e stralcio, che dovevano essere versate nel 2020 e che ora slittano al 2021.

Viene così definita una nuova pace fiscale: ossia un nuovo piano finalizzato a ridurre i contenziosi e a semplificare il gettito non riscosso da parte dell’Erario.

Nello specifico, si ammettono nuovi piani di dilazione anche per i soggetti che sono già decaduti dalle precedenti edizioni delle rateazioni 1 e 2 prima dell’8 marzo 2020, senza necessità di pagare le rate già scadute: è sufficiente presentare la domanda entro il 31 dicembre 2021.

Per coloro che presentano domanda entro la fine del 2021, quindi, la concessione della nuova rateazione non è subordinata al pagamento delle rate scadute ed inoltre consentirà di accorpare sia i vecchi debiti (scaduti prima dell’8 marzo 2020 data di inizio della sospensione dei pagamenti) sia i nuovi debiti (successivi a tale data) in un unico piano di rientro.

Inoltre, tutti questi contribuenti potranno presentare entro la fine dell’anno prossimo una nuova richiesta di rateizzazione, beneficiando del blocco a ganasce e ipoteche e a eventuali procedure esecutive messe in atto dall’agente della Riscossione.

Rottamazione ter, aumentata a 100mila euro la soglia per l’istanza semplice

Inoltre, per tutte le domande presentate dopo l’entrata in vigore del decreto Ristori quater ed entro la fine del 2021, viene aumentato il limite di importo oltre il quale occorre documentare, con l’esibizione dell’Isee oppure con i dati di bilancio, lo stato di difficoltà del debitore.

Tale limite è elevato da 60mila a 100mila euro. Ciò vuol dire che per tutte le istanze di rateazione presentate entro la fine del 2021, non è richiesta l’allegazione di alcuna documentazione che attesti lo stato di difficoltà del debitore per debiti fino a 100mila euro; solitamente, questo è il requisito necessario per rateizzare i propri arretrati con il Fisco.

Il contribuente, inoltre, è libero di scegliere la durata che preferisce del piano di rientro, entro il limite massimo delle 72 rate mensili.

Novità anche per quanto riguarda la causa di decadenza dal piano di rientro. Sempre per le istanze presentate entro il 31 dicembre del prossimo anno, la condizione di decadenza dalla dilazione si realizza solo con l’omissione di 10 rate, anche non consecutive e non più di 5 rate.

Prima della pubblicazione di questo nuovo decreto, l’ampliamento a 10 rate era consentito solo per le domande trasmesse entro il 31 dicembre 2020.

Inoltre, anche i debitori decaduti dalla rottamazione uno e due alla data del 31 dicembre 2019 sono ammessi alla richiesta di una nuova rateazione, come già disposto per i decaduti dalla rottamazione ter.

Al riguardo, non è indicata alcuna data limite per la presentazione della domanda e viene superata anche la limitazione dell’Agenzia delle Entrate secondo la quale per essere ammessi ad un nuovo piano di dialzione in base alle regole ordinarie, occorreva saldare tutte le vecchie rate non pagate.

Con il decreto Ristori quater, tale condizione è eliminata con riferimento alla totalità dei piani di rientro scaduti all’8 marzo scorso.

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