Definite la norme di comportamento dei sindaci delle non quotate

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Sono state approvate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dopo consultazione pubblica del preliminare, le “Norme di comportamento del collegio sindacale nelle società non quotate”. Sui sindaci delle non quotate non peserà il tetto massimo di 20 incarichi chiesto dai giovani commercialisti. In tal senso, è stato accolto l’orientamento del presidente Siciliotti contrario al limite automatico e favorevole all’autolimitazione sulla base delle capacità di far fronte agli impegni.

Flessibilità anche per quanto riguarda i parametri per valutare l’indipendenza dei sindaci: il vincolo è dettato dalle normative internazionali Ifac ed al criterio dell’analisi del rischio.

L’indipendenza non prevede la completa mancanza di legami economici e finanziari con l’impresa controllata. È consentito, ad esempio, che il sindaco prenda parte ad aggregazioni con professionisti terzi che abbiano rapporti con la società che controlla.

 Si ricorda che il documento è stato predisposto con la collaborazione della Commissione di studio per le norme di comportamento degli organi di controllo legale e si presenta composto da 34 norme che affrontano le tematiche più rilevanti della disciplina del sistema di controllo interno, tenendo conto sia delle modifiche apportate dalla riforma del diritto societario - Dlgs n. 6/2003 - che delle novità introdotte dal Dlgs n. 39/2010 di recepimento della direttiva 2006/43/CE in tema di revisione legale dei conti annuali e consolidati.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 34 – Sindaci senza limiti agli incarichi - Cavestri

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