Elezioni politiche, gestione delle assenze dei lavoratori

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Elezioni politiche, gestione delle assenze dei lavoratori

Come noto, il prossimo 25 settembre dalle ore 7 alle ore 23 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Vediamo insieme i riflessi per le aziende nella gestione delle assenze dei lavoratori.

Il quadro normativo

Innanzitutto, la Costituzione affronta l’argomento nei seguenti articoli:

  • art 48 (diritto alla partecipazione alle elezioni politiche, amministrative e referendarie);
  • art. 51 (condizioni per accedere a cariche pubbliche elettive, diritto delle persone elette a disporre del tempo necessario allo svolgimento delle relative funzioni e il diritto, per i lavoratori dipendenti, alla conservazione del posto di lavoro);
  • artt. 56, 58, 75 e 84, (limiti minimi d’età per poter votare ed essere eletti).

Vi sono poi i seguenti provvedimenti nazionali:

  • D.P.R. n. 361/1957 (disciplina dell’elezione per la Camera dei deputati;
  • D.P.R. n. 223/1967 (elettorato attivo);
  • artt. 31 e 32, L. n. 300/1970 (diritto dei lavoratori eletti a cariche pubbliche di fruire di aspettativa e permessi per l’espletamento del mandato).

I permessi elettorali

I lavoratori chiamati a svolgere l’attività di scrutatori, presidenti di seggio, segretari o rappresentanti di lista hanno diritto di assentarsi dal posto di lavoro per il periodo necessario a svolgere le operazioni elettorali; in caso di svolgimento di attività lavorativa dal lunedì al sabato, spetta la retribuzione totale della giornata di sabato.

Per quel che riguarda invece la disciplina dei giorni festivi e non lavorativi, il lavoratore ha diritto ad un riposo compensativo a carico del datore di lavoro, oppure ad un’ulteriore quota di retribuzione aggiuntiva rispetto a quella normale.

A differenza di altri permessi, per i quali il datore di lavoro anticipa la retribuzione per poi recuperarla dall’Inps, la retribuzione è totalmente a carico del datore di lavoro.

Dipendenti pubblici

Al personale civile e militare delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, che debba recarsi in Comune diverso per partecipare ad elezioni politiche, spetta altresì il rimborso delle spese di trasporto e l’indennità di missione.

Ai pubblici dipendenti che debbano recarsi presso la sede di iscrizione alle liste elettorali diversa da quella della sede di lavoro competono:

  • la normale retribuzione e contributi;
  • il rimborso delle spese di trasporto;
  • l’indennità di missione.

Obblighi del lavoratore

Il lavoratore che è tenuto a:

  • comunicare le date della propria assenza;
  • comunicare se intenda o meno fruire di permesso non retribuito oppure di ferie, permessi retribuiti per riduzione d’orario o sostitutivi delle festività soppresse o, per dipendenti pubblici, gli specifici permessi retribuiti previsti da norme di legge o dalla contrattazione collettiva;
  • far pervenire idonea documentazione attestante l’avvenuto esercizio del diritto di voto.

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