Fabbricati di impresa con Ici contabile

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La Corte costituzionale, con sentenza n. 67/05, chiarisce che non è irragionevole il criterio del costo contabilizzato, previsto dal legislatore, per determinare la base imponibile Ici degli immobili di categoria D, non censiti, posseduti da imprese, per le quali, tra l'altro, "il valore contabilizzato costituisce sicura espressione" di capacità contributiva. La Consulta ha emesso la sentenza sul caso sottopostogli da un giudice tributario che chiedeva se tale meccanismo di determinazione dell'imponibile - disposto con il comma 3, dell'articolo 5, del decreto legislativo 504/92 - fosse ragionevole se comparato alla situazione degli immobili D non posseduti da imprese ed a quella degli immobili di altre categorie. In risposta, la Consulta sottolinea che le situazioni portate a comparazione in realtà non sono equivalenti. Nello specifico: per i fabbricati di altre categorie è carente la particolare procedura di attribuzione della rendita, tipica della categoria D che rende difficoltosa l'individuazione della rendita presunta; per i fabbricati D posseduti da privati non sarebbe possibile far riferimento ad un valore contabile, né sarebbe logico imporre la tenuta di scritture contabili.

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